Come nasce l’idea di digitalizzare le chiese di Montepulciano?
“Tutto nasce dall’idea che non è più tempo di ‘conservazione dell’esistente’, ma come dice Papa Francesco è tempo di uscire, di fare missione. Il nostro compito è quello di andare oltre le mura antiche di queste città , costruire villaggi aperti. Sul web è possibile visitare virtualmente la Cappella Sistina: perchè l’idea non avrebbe potuto riguardare anche noi? Così la scorsa primavera è nato il progetto di digitalizzare tramite un virtual tour, prima la Chiesa del Gesù, poi quella di Sant’Agostino. Mi occupo anche di comunicazione sociale, per questo il mio impegno si indirizza anche in questo senso e con il mio amico fotografo Nunzio Bellini abbiamo realizzato – tramite l’utilizzo di 24 fotografie – la visita virtuale.”
Cosa pensa del periodo storico in cui viviamo? Crede che la Chiesa risponda alle esigenze di oggi?
“Credo soprattutto che il tempo di oggi sia carico di sfide per la Chiesa, ma noi siamo chiamati – in quanto cristiani- a coglierle e valutarle: il tradizionalismo lascia ormai il tempo che trova. Per questo faccio riferimento alla missione: bisogna uscire, andare oltre i fortini. Chiunque sia appassionato di arte, o semplice cultore della bellezza italiana e si trova dall’altra parte dell’oceano o nell’estremo Oriente, può avere accesso – come fosse realmente presente – alla Chiese di Montepulciano. Quindi sì, questo può essere uno dei modi per avvicinare chi è lontano.”
Come nasce il rapporto con la Southern Connecticut University? Di cosa si occupa?
“Il rapporto con questa università nasce in estate, durante un incontro molto amichevole con una professoressa di origini italiane molto legata alla nostra città e alla Chiesa del Gesù in particolare. Le ho chiesto una collaborazione mentre facevamo un aperitivo e lei insieme ai suoi studenti hanno accettato di tradurre in lingua inglese le informazioni sulle opere d’arte contenute all’interno delle chiese. Il loro lavoro è ancora in corso ma presto sarà fruibile da parte di tutti e reperibile sul nostro sito internet”.
La Parrocchia vanta anche un altro primato: all’interno delle proprie chiese – anche le più piccole – si trova il QRCode, ossia il codice leggibile con uno smartphone che fornisce notizie sull’opera d’arte e sull’autore che l’ha realizzata.
Continua dunque l’opera di modernizzazione della comunità cristiana poliziana intrapresa dal giovane Parroco siciliano don Domenico Zafarana, entusiasta per il riconoscimento avuto recentemente anche dalla Conferenza Episcopale Italiana e dal blog internazionale Trip Advisor.
Tutti dunque potranno avere accesso alla Chiesa di Sant’Agostino – che è anche sede di Parrocchia, dove si celebra ogni domenica la Santa Messa vespertina – cliccando sul sito internet parrocchiemontepulciano.org.
Tilde Randazzo