Sentenza Mps, Civici in Comune: “Adesso è il momento di riportare i fatti”

“La corte d’appello di Milano ha ribaltato sorprendentemente la sentenza di primo grado e assolto (per
prescrizione e non solo) Mussari e Vigni per il disastro su MPS”. Questo, l’appello dei Civici in Comune che intervengono a margine della sentenza del tribunale di Milano nei confronti del Monte dei Paschi di Siena. La lettera del gruppo, non si rivolge solamente alla sentenza, ma costituisce un documento aperto alla città. “Adesso è il momento di dire la verità di riportare i fatti. Siena non è innocente”, si legge questo nel documento dei Civici in Comune che vogliono riportare i fatti di ciò che accaduto alla Banca Mps.

“Una sentenza che lascia l’amaro in bocca ai pochi cittadini che hanno lottato e combattuto per lunghi anni
convinti che verità e giustizia dovessero affermarsi, ma anche ai tanti cittadini senesi che si sono risvegliati e
che hanno deciso di non asservirsi più all’opaco e trasversale sistema di potere che questa città ha affossato
e continua ad affossare. È nostro dovere, in questo momento, arginare uno squallido tentativo di revisione storica che sta iniziando a serpeggiare in città. È nostro dovere quindi ricordare i fatti reali e respingere con forza la falsa narrazione, benché più semplicistica e consolante, del “siamo stati tutti inermi a guardare, Siena poverina non c’entra niente, siamo stati solo pedine “.

“È falso, lo sappiamo bene, infatti non tutti per fortuna sono stati inermi a guardare, troppo facile
generalizzare ora. C’è chi si è opposto allora, 15 anni fa, proprio alla sciagurata acquisizione di Antonveneta, opponendosi di fatto a quell’infausto potere a cui la maggior parte dei senesi si è rassegnata e adeguata.
Chi si è opposto è stato deriso, attaccato e isolato, ma quel manipolo di veri cittadini attivi, con tanto
impegno, dedizione, tempo e soldi propri, ha continuato a lottare con perseveranza e coraggio fino ad
arrivare ai processi milanesi che a Siena erano stati archiviati. Siamo profondamente amareggiati per questi pochi resistenti dediti all’interesse generale, troppo pochi e troppo inascoltati per poter ottenere giustizia in una città come la nostra in cui la classe politica degli ultimi 20 anni ha avallato di tutto, lontana anni luce dall’interesse generale.
Manifestiamo il nostro rispetto e la nostra gratitudine per chi ha lottato, resistito e ancora lo fa. Grazie
all’associazione Buongoverno e grazie all’associazione Pietraserena per le loro storiche e solitarie battaglie di
libertà. Le aule giudiziarie hanno emesso questa sconcertante sentenza assolutoria, che viene facile collegare con
l’altrettanto sconcertante “bocciatura” del procuratore di Catanzaro Gratteri all’Antimafia di pochi giorni fa,
ma il giudizio morale e politico su tutti coloro che hanno avuto ruoli di governo, sia in MPS, sia in città, sia
nelle istituzioni nazionali coinvolte, rimane di forte e inappellabile condanna”.