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Telefilmdipendenti e altre sciagure

Nascosti nei meandri della giungla dei #biglikes, abbracciati ai loro telecomandi o avviluppati ai loro pc con la diretta streaming, i #telefilmdipendenti si muovono come zombie… di The Walking Dead!

Occhiaie viola talmente scavate da ricordare la Fossa delle Marianne, abbigliamento alla “mi sono lanciato di pancia nell’armadio“, capelli acconciati come se vi avesse deposto il nido una rondine, scarsa igene personale ed espressione inebetita, spiritata. Se sei un uomo, la tua barba è arrivata a solleticarti le ginocchia e neanche te ne sei accorto.

Se almeno una volta vi siete ritrovati ad assumere tale aspetto e la causa non era riconducibile ad una qualche influenza stagionale… Allora sì, avete un problema.

Insieme ad una lista di sintomi più o meno evidenti, magari vi siete ritrovati anche a citare frasi apparentemente senza senso del tipo “L’inverno sta arrivando“. Il senso di esse, appunto, è noto solo a voi. Nella giungla dei #biglikes, ecco che si affacciano timidi e con un colorito da zombie (di The Walking Dead, ovviamente) i #telefilmdipendenti e la loro emotività distrutta da tutti i decessi nelle serie tv di Shonda Rhimes.

Questi abitanti delle più sconosciute lande del web, sono facilmente riconoscibili dai loro profili social popolati da scleri su questo o quell’episodio, finale di stagione o morte violenta dell’ultimo personaggio di GOT.

GOT? Ah, giusto. Il vero tossico ha un rapporto così intimo con i suoi amati telefilm, da avere con essi una confidenza tale da poter abbreviare i loro nomi in sigle molto simili a codici fiscali (o malattie veneree). Così, Game of Thrones diventa GOT e How to Get Away with Murder diventa HTGAWM… Maledetta Shonda Rhimes, di nuovo.

I loro rapporti con il mondo reale sono abbastanza conflittuali: è difficile approcciarsi con il genere umano ignorante che non si fa scrupoli a distruggere i sogni di gloria di un telefilmdipendente con uno spoiler lanciato così, come se nulla fosse. Così come è difficile crearsi un gruppo di amici e avere l’impellente bisogno di vedere accoppiato chiunque, perché se c’è una cosa che Grey’s Anatomy ci ha insegnato, è che l’amore vince su tutto… Fin quando l’autore non ti uccide!

In più, una serata in discoteca rischierebbe di mettere a repentaglio il veglione per seguire la prima mondiale del nuovo episodio della nuova stagione del nuovo telefilm di quel nuovo autore dal nome sconosciuto… Perché, diciamocelo, che sia un capolavoro o meno, non c’è serie tv che possa sfuggire alla follia di un vero telefilmdipendente. Il quale, per altro, non è giunto alla fine di questo articolo…

E’ iniziata la puntata!

Arianna Falchi

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