Un batter d’ali di farfalla, le dita che scorrono sui tasti del prezioso Steinway che fu di Giacomo Puccini, proprio quel pianoforte sul quale l’artista toscano compose la Turandot, la Madame Butterfly e gran parte delle sue opere. Tra poche ore quel pianoforte sarà protagonista sul palcoscenico per una vigilia d’autore, con la voce intensa ed emozionante di Andrea Bocelli. Protagonista la Toscana, dunque.
Sul palco con Bocelli, l’orchestra e il coro del teatro alla Scala. Lo spettacolo vede la partecipazione straordinaria del musicista cinese Lang Lang, che suonerà il piano di Puccini e tanti ospiti internazionali come il soprano Diana Damrau, il tenore Francesco Meli, il baritono Simone Piazzola e il soprano Maria Luigia Borsi. E’ la vigilia di Expo 2015: da domani e per sei mesi, riflettori puntati sull’esposizione universale che si occupa di ‘nutrire il pianeta’.
Una vigilia fatta di feste, eventi e polemiche ma anche di scontri a Milano, i primi già ampiamente riportati dai media nazionali. E’ già cronaca. Come già cronaca sono i numeri di Expo 2015, i progetti faraonici (alcuni non conclusi) su un milione di metri quadrati a nord di Milano, i 144 Paesi partecipanti (il coinvolgimento del 94% della popolazione mondiale), 3 Organizzazioni internazionali (Onu, Unione Europea e Cern), 13 organizzazioni della società civile esposizione universale, tra cui spiccano nomi del calibro di Caritas, Oxfam, WWF e Save the Children, venti milioni di visitatori previsti, quasi quattromila agenti a garantire la sicurezza, la metà dei quali arrivati da tutta Italia a dare forza alla Questura di Milano. E cronaca sono anche le quattromila maestranze coinvolte nei lavori e i diecimila lavoratori attivi su scala nazionale e internazionale. Più il grande esercito dei volontari. E c’è anche chi ha stimato l’arrivo di almeno 15mila prostitute in più nel capoluogo lombardo.
Eppure mentre si accenderanno i riflettori, in un battito d’ali sarà il 1 maggio, festa del lavoro in Italia. E in un Paese con i tassi di disoccupazione così alti da metterci fanalino di coda tra gli altri Paesi europei, sarà una giornata di contraddizioni che andrà ad aggiungersi all’elenco di quelle già esistenti, alla lunga lista di gaffes ed errori clamorosi che siamo stati costretti a vedere, tra comunicazione (soprattutto) e realizzazione dei progetti, tra appalti e lavoro, appunto.
I sindacati che domani saranno nelle piazze a rendere omaggio al lavoro che non c’è più, saranno ancora in rivolta per contratti ad Expo che non hanno nulla a che vedere con la regolarità. E con una disoccupazione che continua a salire, ponendosi ancora più a contrasto con la magnificenza dell’evento.
Questa sera la magìa della musica farà tacere il resto, eppure quel battito d’ali che immaginiamo pensando alla Butterfly di Puccini, potrebbe diventare quello che nella teoria del caos è l’effetto farfalla.
Nell’evento che dovrebbe rilanciare l’Italia la speranza è che il battito d’ali non provochi, nel caos che già c’è, disperati uragani.
K.