Montalcino premia il sindaco di Lampedusa: la vincitrice del premio Casato Prime Donne 2015, Giuseppina Maria Nicolini di Lampedusa e Linosa. Una donna in prima linea sul fronte del primo soccorso ai profughi che dice “l’emergenza si supera solo perseguendo la strada dell’accoglienza diffusa”. A lei un premio che viene dal mondo del vino e da Montalcino, territorio che si è rivelato particolarmente capace di integrazione con il 15% di stranieri sull’intera popolazione, un dato superiore alla media nazionale (8,1%) e a quello dei comuni del vino toscano, dove la percentuale degli immigrati scende al 12%. Ecco che dal settore agroalimentare, forse quello più in salute di tutta l’economia italiana con i suoi 34,4 miliardi di export nel 2014, potrebbe arrivare una risposta al bisogno di accoglienza e di integrazione.
I premi delle sezioni giornalistiche del Casato Prime Donne sono stati assegnati a chi si è particolarmente distinto nella divulgazione del territorio del Brunello. Personalità diverse ma tutte di altissimo livello: Costanza Calabrese caporedattore del TG5 che ha illustrato l’economia del Brunello, Walter Speller di www.jancisrobinson.com che invece ha degustato il Brunello 2010 per i wine lover britannici e Gaia Pianigiani del New York Times che ha raccontato di quando Montalcino era una terra di emigrazione anziché di immigrazione come oggi. Infine la foto migliore dei territori del Brunello e dell’Orcia Doc di Francesco Caso scelta dalla giuria popolare che ha votato on line.
Il premio attribuito al sindaco di Lampedusa e Linosa assume un significato particolare per il mondo femminile al quale viene proposta come esempio di coraggio civile. “È un dovere combattere razzismo e xenofobia per creare un’ecologia globale. Innovazione è vincere l’isolamento, sentirsi in rete. L’emergenza si supera solo perseguendo la strada dell’accoglienza diffusa” ha detto Giusi Nicolini mentre le nazioni europee si interrogano su come affrontare il problema dei profughi e aggiunge “La politica ha il dovere di indicare soluzioni e non di fomentare paure”.
La dedica di Giusi Nicolini a Montalcino rimarrà al Casato Prime Donne, l’azienda che organizza il premio ed è la prima in Italia con un organico tutto rosa.
Il 31 agosto si è conclusa la votazione on line che ha decretato l’immagine più rappresentativa dei territori in cui nascono i vini Brunello e Orcia. Fra i 5 finalisti scelti dalla giuria del premio Casato Prime Donne -Francesca Colombini Cinelli (Presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione – ha vinto la fotografia di Francesco Caso raffigurante la Cappella di Santa Maria a Vitaleta. Il soggetto è quasi un’icona della campagna toscana, resa celebre da migliaia di scatti di grandi reporter e semplici turisti. Francesco Caso ha scelto il bianco e nero e un cielo quasi notturno, dove le nuvole corrono sospinte dal vento, caricando l’immagine di grande tensione.