Saranno in cento, più o meno e partiranno da Siena per rimanere in Libia almeno sei mesi. E’ così decisa la partenza dei paracadutisti della Folgore, chiamati a difendere un ospedale italiano da campo, dove sono diretti anche operatori sanitari, tra medici e infermieri. La missione italiana è la risposta alle richieste di aiuto del governo libico impegnato nella lotta all’Isis. Il piano prevede l’installazione di un ospedale da campo nella zona dell’aeroporto della città.
I militari sono diretti nell’area di Misurata e, rispettando i propri assetti, saranno una presenza difensiva importante laddove già si trovano forze speciali americane, inglesi e italiane già impegnate nella lotta allo Stato Islamico. Il nuovo contingente in primis costruirà l’ospedale poi ne garantirà protezione. La missione rientra nel quadro di quelle umanitarie e militari già coperte dall’Onu.
In Libia, nonostante l’accordo di pace negoziato sotto l’egida dell’Onu che ha portato all’insediamento a Tripoli di un nuovo Governo di Accordo Nazionale internazionalmente riconosciuto, non c’è ancora l’appoggio della Camera dei rappresentanti di Tobruk e del generale Haftar. Porsegue così il sanguinoso conflitto che va avanti da due anni tra le aree di Tobruk e Tripoli e con la follia dello stato islamico dell’Isis che proprio da lì minaccia l’Occidente.
Katiuscia Vaselli
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