In Uganda i servizi sanitari, soprattutto per le persone con disabilità, sono difficilmente accessibili. Il 72% della popolazione vive in aree rurali difficili da raggiungere e dove le persone preferiscono affidarsi alla medicina tradizionale, spesso peggiorando le proprie condizioni di salute. In una popolazione di oltre 39 milioni di abitanti la percentuale di persone con disabilità è pari al 12,5%; la cecità è una delle problematiche più importanti, come testimonia il fatto che riguarda lo 0,4% degli ugandesi.
Fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1908, CBM, acronimo di Christian Blind Mission, è un’organizzazione impegnata nella prevenzione e cura della cecità e disabilità evitabile nei Paesi più poveri del mondo in Asia, Africa e America Latina. Nel 2020 ha realizzato 460 progetti in 48 Paesi per un numero di beneficiari di oltre 4 milioni.
CBM promuove una società inclusiva all’interno della quale le persone possano fruire dei loro diritti diventando una risorsa. Un impegno nel segno di inclusione, spirito di squadra, apertura globale, trasparenza e accountability. CBM Italia ha una storia più recente. Fondata nel 2001 è presente con 38 progetti in 14 Paesi di Africa, Asia, America Latina e Italia. In Uganda sta portando avanti un progetto che fa parte della campagna “Break the Cycle”.
La campagna “Break the Cycle” di CBM Italia Onlus nasce con l’obiettivo di contribuire a spezzare il ciclo che lega povertà e disabilità nei Paesi in via di Sviluppo. I progetti realizzati sono 26 e riguardano i Paesi di Africa, Asia e America Latina. L’intento è quello di migliorare le condizioni di salute della popolazione promuovendo una società inclusiva.
Il progetto ForeSeeing Inclusion – Salute visiva e Disability Mainstreaming di CBM Italia Onlus per l’Uganda fa parte della campagna “Break the Cycle” ed è stato realizzato con il sostegno di AICS ー Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e in partnership con CUAMM Medici per l’Africa e l’Ospedale St. Joseph. L’intento è quello di portare cure oculistiche a 76.500 persone all’interno delle comunità più remote e nei campi profughi, nel Nord del Paese e in particolare nelle regioni di Acholi e West Nile, le più povere del territorio ugandese.
In una popolazione che presenta un’aspettativa di vita di 63,3 anni, le patologie visive più diffuse sono cataratta, opacità della cornea, glucoma, retinopatia diabetica e degenerazione maculare senile. Agire tempestivamente risulta decisivo, nel trattamento della disabilità evitabile.
CBM ha scelto di investire nella formazione di personale sanitario specializzato: nella zona Nord dell’Uganda è presente un solo oftalmologo per una popolazione di oltre 1,2 milioni di persone e le strutture non presentano attrezzature e strumenti adeguati. Non meno importante la campagna di sensibilizzazione presso la popolazione, in modo da incentivare una maggiore consapevolezza rispetto alle moderne tecniche mediche, comprese quelle chirurgiche verso cui c’è una forte diffidenza. L’obiettivo di CBM è quello di formare 830 figure tra personale sanitario e stakeholder.
È prevista, inoltre, la costruzione di una nuova sala operatoria presso l’Ospedale St. Joseph con il supporto del partner Arcò-Architettura e Cooperazione e l’ammodernamento di quella già esistente presso l’Ospedale di Arua. Questi interventi porteranno a garantire l’accesso a cure specialistiche alle persone con disabilità.
Per il popolo ugandese si tratta di interventi capaci di dare risposte concrete ai bisogni di una popolazione dove oltre il 27% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà (1,99 dollari al giorno), con l’obiettivo di contribuire a realizzare una società inclusiva.
Dopo 50 anni, dedicati al basket, il più giovane arbitro di Serie A di sempre,…
BASKET CECINA - STOSA VIRTUS SIENA 72-98 (15-19; 34-45; 52-76) CECINA: Parietti 2, Pedroni 8,…
PONTEDERA (4-4-2): Tantalocchi; Guidi (4’ st Pietra), Espeche, Martinelli, Ambrosini (4’ st Ragatzu); Cerretti (43’ st…
"Condividere bisogni per condividere il senso della vita": è il senso della giornata della colletta…
"Se pensi di avere ragione devi averla, dimostrare di averla e trovare chi te la…
"Questo quadro del 1982, nato senza titolo ma a cui ho dato il nome Blue…