“Il Partito democratico di Siena appoggerà il referendum per l´abolizione dell´attuale legge elettorale”. Elisa Meloni, segretario del Pd provinciale, ha firmato per il referendum abrogativo annunciando l´impegno dei democratici a sostegno dei comitati promotori per il `rush´ finale: c´è tempo infatti fino a domenica 25 settembre per mettere insieme le 500mila firme necessarie. “Chiediamo ai nostri iscritti, ai circoli e agli elettori del Pd – prosegue Meloni – di sostenere i comitati referendari impegnati negli ultimi giorni di raccolta firme per abolire l´attuale legge elettorale. Una legge-vergogna che lo stesso autore, il ministro Calderoli, definì `una porcata´ nel marzo 2006 e che ad oggi è in vigore nel nostro Paese col nome di `porcellum´. Una legge fortemente voluta da Berlusconi, che ha strappato ai cittadini la possibilità di esprimere la propria preferenza fra i candidati, affidando di fatto l’elezione dei parlamentari alle scelte e alle graduatorie stabilite dai partiti e privando territori e cittadini della possibilità di poter scegliere direttamente chi li rappresenta. Una stortura da correggere, così come è da eliminare il premio di maggioranza per la coalizione, che costituisce un vero e proprio `unicum´ nel panorama europeo”.
“Le leggi elettorali si fanno in Parlamento e cercando la più ampia convergenza e condivisione possibile – continua Meloni. – Ho seri dubbi che l´attuale maggioranza, nelle condizioni in cui si trova, sia in grado di assumersi la responsabilità di proporre una nuova legge elettorale, che peraltro sarebbe necessaria e urgente anche per riaffermare la credibilità del sistema politico italiano, prima di tutto nei confronti degli italiani ma anche degli osservatori internazionali e dei mercati. Il Pd ha presentato in Parlamento una proposta di riforma che combina candidature di collegio e candidature di partito, con l´obiettivo di coniugare al meglio proporzionalità della rappresentanza e controllo democratico, per garantire la governabilità sull´esempio delle democrazie occidentali più evolute. È un sistema misto di proporzionale e maggioritario a doppio turno che per la prima volta introduce la parità di genere nel meccanismo elettorale, ovvero candidati metà donne e metà uomini, alternati in graduatoria. Questa è la legge elettorale che vogliamo e su cui siamo pronti a confrontarci in Parlamento. Ma se non vogliamo andare a votare anche alle prossime elezioni con il `porcellum´, e in attesa di una discussione nelle sedi opportune, intanto non possiamo far altro che sostenere il referendum abrogativo. Il referendum non ci consegnerà una nuova legge, ma si limiterà ad abrogare quella attuale. Tuttavia costringerà il Parlamento a legiferare in materia e darà anche al Governo un segnale chiaro in tal senso. Come Pd provinciale – conclude il segretario democratico – ci impegniamo, già dai prossimi giorni, a presentare la nostra proposta di riforma elettorale ai cittadini, nell´ambito della mobilitazione sulla contro-manovra del Pd, con volantinaggi ed iniziative in tutti i comuni del territorio”.