“Queste scelte ondivaghe e questi distinguo sono il frutto, a Grosseto, della discussa alleanza elettorale con l’Udc – aggiunge Cresci – e smascherano alcune gravi contraddizioni interne al Partito Democratico. Contraddizioni non più accettabili, come ha per altro sottolineato la stessa deputata Pd Paola Concia”.
“Desta sconcerto e meraviglia – spiega Cresci – come all’interno del centrosinistra non si riesca ancora a trovare una via unitaria. Un Pd a due velocità non è ammissibile, specie su temi fondamentali come i diritti individuali. Noi di Italia dei Valori siamo convinti della necessità di far partire proprio dalla civilissima Toscana – dove diverse amministrazioni comunali hanno già approvato il Registro delle Unioni Civili – una battaglia di laicità che consacri le libertà individuali di ciascuno contro ogni dogmatismo. E chiediamo a tutto il centrosinistra un atto di responsabilità e coesione non soltanto sulle Unioni Civili, ma anche su temi come il Testamento Biologico, la procreazione assistita o la lotta all’omofobia”.
“È il momento che anche il Partito Democratico, proprio a partire dalla Toscana – conclude Cresci – decida che cosa vuole fare da grande”.
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