“Il Governo deve prendere atto del risultato del referendum e elaborare quanto prima una legge sul sistema idrico integrato che tenga conto della volontà dei cittadini”. Con queste parole Massimo Bianchi, capogruppo del Pd in Consiglio comunale a Siena, ha spiegato le ragioni che hanno portato la maggioranza a presentare, nella seduta consiliare di oggi, la mozione sugli `indirizzi concernenti la normativa nazionale sul sistema idrico integrato alla luce del risultato referendario´. “Il referendum del 12 e 13 giugno 2011 – ha detto Massimo Bianchi – ha sancito, con il voto di 27 milioni di italiani, la volontà popolare di intraprendere un percorso volto al miglioramento della tutela della risorsa idrica e al mantenimento del controllo pubblico con un grande piano di investimenti. Attualmente c´è un vuoto normativo che impedisce ai Comuni e agli Ato (Ambiti territoriali ottimali) di muoversi in un regime legislativo diverso da quello esistente. E´ assolutamente urgente – ha continuato il capogruppo Pd – che si arrivi presto alla creazione di una nuova normativa che recepisca la volontà dei cittadini”.
“E´ incredibile – continua Bianchi – come il Governo faccia finta che il referendum non ci sia mai stato e rimandi ogni decisione. Addirittura il Ministro Romani, nelle settimane scorse, ha invitato pubblicamente l´Esecutivo a disconoscere l´esito della consultazione pubblica. Con la mozione della maggioranza, il Comune invita il Governo a dare il via quanto prima ad un’authority nazionale con poteri di controllo, regolazione e sanzione, nella cui `governance´ siano coinvolte le amministrazioni pubbliche e i cittadini. Chiede inoltre alla Regione Toscana di ridefinire, in maniera rapida e condivisa con i territori, l´assetto delle Autorità di Ambito di acqua e rifiuti, sciolte per legge dal 31 dicembre. Così come richiama le Autorità di Ambito a garantire la continuità del servizio idrico, nelle more delle trasformazioni normative in corso e sulle basi delle leggi ancora esistenti. La mozione infine – conclude il capogruppo democratico in Consiglio – invita la commissione affari generali del Comune a richiedere un´audizione del Presidente dell´autorità di ambito”.
“Sarebbe importante che chi vuole fare opposizione – commenta Bianchi – sapesse perlomeno che né il Comune né gli Ato possono legiferare in materia di servizio idrico integrato e che spetta al Governo emanare i provvedimenti attuativi rispetto all’esito dei referendum. Sarebbe quindi più utile che queste forze politiche, invece di presentare interrogazioni inutili, ci aiutassero nella battaglia politica nei confronti del Governo – conclude l´esponente Pd – per avere quanto prima una legge certa”.