Fa rumore sentir parlare di un assessore alla gentilezza. Eppure c’è una rete nazionale che riunisce proprio chi in vari comuni del nostro Paese si è visto assegnare questa delega dal proprio primo cittadino. In Italia ce ne sono 52, da poco c’è un assessore alla gentilezza a Grosseto e nei giorni scorsi è nato il primo assessorato di questo tipo nella provincia di Siena: è successo a Pienza, dove il sindaco Manolo Garosi ha assegnato tale delega ad Angela Vegni. Insegnante 56enne, nata e vissuta nella città pientina, l’esponente della lista civica La Piazza ricoprirà questa carica. Dovrà occuparsi di buona educazione, di rispetto verso il prossimo e la cosa pubblica, di sensibilizzazione verso i comportamenti positivi, favorire lo spirito e unità della comunità, sviluppare iniziative di cittadinanza attiva per il bene comune.
Angela Vegni, quali sono i compiti di un assessore alla gentilezza?
“I compiti sono quelli dei quali si parla nella rete nazionale che è nata a questo riguardo. Per me si tratta di un completamento delle deleghe che avevo in precedenza, vale a dire i servizi sociali, le pari opportunità, la pace e anche la scuola. Io sono un’insegnante, vengo dal mondo cattolico e sono da tanti anni impegnata nel volontariato, nell’associazionismo cattolico, a cui ho dedicato tempo, attenzione e passione”.
Perché c’è bisogno di un assessorato alla gentilezza?
“Ce n’è bisogno nelle parole e nelle azioni. Nel mio caso ribadisco che il tutto va a completamento del lavoro già avviato. Ho anche la delega alla pace: la nostra giunta lavora per il Giorno della Memoria, c’è un emporio letterario nel quale si promuovono libri sui valori umani, portiamo avanti un progetto per ricordare quanto avvenuto a Sant’Anna di Stazzema e facciamo il tutto con il coinvolgimento delle scuole. L’assessorato alla gentilezza è semplicemente la formalizzazione di quanto anche in precedenza veniva fatto”.
Di chi è stata l’idea di questa delega?
“L’idea è nata nella giunta e in generale nelle forze che sostengono questa amministrazione comunale, siamo un gruppo molto unito. Anche i giovani di Pienza, ragazzi e bambini, avevano richiesto questa possibilità. Al sindaco l’idea è piaciuta, io non mi aspettavo che sarei stata scelta io per l’assegnazione”.
E di deleghe adesso ne ha molte…
“Sì. Io insegno alla scuola primaria di Pienza che è proprio accanto al Comune. Quindi faccio tutto qui nelle vicinanze. Ma lavoro per la comunità nella quale sono nata e cresciuta. Io sono nata a Pienza, ho sempre vissuto qui e la mia famiglia ha salde radici pientine. Quindi porto avanti tutta la mia attività con assoluta soddisfazione”.
Gennaro Groppa
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