Nella Ue “non si può andare avanti con l’unanimità. Bisogna decidersi per un’Europa a due velocità”. Lo afferma Romano Prodi a margine della sua tavola rotonda nell’ambito della quinta Conferenza di Siena sul futuro dell’Europa, che si tiene alla Certosa di Pontignano. “I paesi leader dell’Unione – ha aggiunto l’ex-premier – si devono mettere insieme per fare delle scelte importanti e far funzionare tutta la Ue”. Per Prodi “c’è bisogno di cambiamenti grandi” nel Vecchio Continente perché, rileva, “oggi non si prendono decisioni” ed “i compromessi non entusiasmano le nuove generazioni”. Da qui l’idea di “fare un grande salto nel modo con cui si effettuano le scelte nell’Unione”. Prosegue Prodi: “Se guardiamo al rapporto Draghi abbiamo già tutte le indicazioni affinché la Ue possa andare avanti. Il piano ci indica inoltre le soluzioni per i cambiamenti da fare”. La commissione Europea “ha ora meno autorità” rispetto a quando “io riuscì ad ottenere che gli stati membri mi dessero una squadra” ed Ursula Von der Leyen “ha un compito più difficile, ma spero che possa fare progressi e che l’Italia partecipi in modo attivo”, così Romano Prodi. Sulle nomine “queste sono frutto di un compromesso”, aggiunge. “Il nostro – prosegue l’ex-presidente della commissione europea – è un grande Paese e penso che ci sarà assegnato davvero un commissario capace di portare avanti le istanze. Ma dobbiamo essere attenti che non faccia il partigiano del Paese. Le necessità dell’Italia devono essere armonizzate e abbiano un ruolo nell’ambito di una politica comunitaria”.