Si è aperta ufficialmente la campagna elettorale di Anna Ferretti, candidata sindaca per il centrosinistra alle comunali senesi. Nell’auditorium della Confesercenti, ieri, un pubblico entusiasta ha applaudito la candidata al suo ingresso in sala, insieme ad Ernesto Campanini, che con lei ha preso parte alle primarie di febbraio. Un abbraccio tra i due, le parole di sostegno alla candidata del leader di Iep: “Io sono il primo a sostenerla, per avere a Siena il primo sindaco donna”, poi Ferretti ha declinato i punti salienti del suo programma. Un piano di rilancio economico del territorio che veda il Comune di Siena ente di collegamento tra le altre amministrazioni dei comuni limitrofi, tutte le istituzioni ed i cittadini, è in sintesi l’idea di base.
“Perché se si realizzerà il polo pandemico, creerà lavoro sia per i nostri giovani che per i ricercatori che verranno da fuori, a loro andranno offerti servizi, abitazioni, luoghi di aggregazione, occasioni di visita del territorio. Come si vede, ogni questione ne richiama altre e vanno affrontate all’unisono. Turismo, sviluppo industriale, mobilità, scuole ecc., sono campi in cui operare insieme”.
Ferretti ha ribadito di volere il coinvolgimento di tutti i cittadini per costruire insieme il programma. “Ho
pensato alla scritta ‘Con’ nel mio simbolo perché non voglio essere sola in questa avventura. I programmi dei candidati in campagna elettorale spesso si equivalgono, noi ci distinguiamo perché proponiamo un modello diverso di gestione della cosa pubblica, noi vogliamo la partecipazione attiva dei cittadini, pensiamo a un Comune aperto a tutti, pronto ad ascoltare e a modificare le proprie scelte secondo le necessità del momento”.
La candidata del centrosinistra ha ribadito il no alla Multiutility e alle esternalizzazioni, soprattutto nel mondo della scuola. “Noi crediamo in un sistema di gestione pubblica dei servizi al cittadino”. Critica anche su Sigerico a cui l’attuale amministrazione ha affidato compiti importanti come gestione dei tributi ed il Santa Maria della Scala. “Siena non ha bisogno di custodi per le sale museali ma di progetti seri”, ha detto, riferendosi all’istituzione di piazza del Duomo per cui in 5 anni. Alla domanda come vede Siena tra 10 anni, Ferretti ha risposto immaginando una città vitale, con scambi di culture tra cittadini che arrivano anche da fuori per studiare e lavorare a Siena. “Una città dove crescere, vivere, dove ci sia lavoro qualificato, luoghi di aggregazione e di divertimento, una programmazione annuale di eventi coinvolgendo anche le 3 scuole di musica famose in tutto il mondo, Siena Jazz, Chigiana e Franci”.
“Non sono una civica – ha concluso Ferretti – e dico che quando si amministra un Comune si fanno scelte politiche non civiche. Mi richiamo ai valori dell’uguaglianza, dei diritti, del rispetto, della giustizia sociale, della lotta al razzismo, valori propri anche della sinistra. I partiti non sono un male, pericolosi sono i personalismi”.