Parlo di turismo senza aver compiuto studi specifici ma per l’esperienza accumulata come commerciante del centro storico e per la convinzione che ho da sempre di vedere nella nostra Siena potenzialità grandissime in questo settore e ancora inespresse.
Diciamoci la verità, oggi il turismo che c’è a Siena è quasi spontaneo, esiste per le indubbie componenti attrattive intrinseche nella nostra città: dall’arte, al patrimonio storico, all’enogastronomia, al paesaggio. Tutte le energie messe in campo negli anni della floridezza, alla fine, hanno prodotto ben poco.
Solo l’apertura al cicloturismo e l’invenzione del trekking urbano hanno davvero colto nel segno. Il resto, ad iniziare dai grandi concerti e dalle grandi mostre, hanno dato poco (dal punto di vista turistico, non da quello culturale), rispetto all’impegno economico richiesto, fatta eccezione per ”Duccio, alle origini della pittura senese”, che risale però a dieci anni fa.
Abbiamo investito tanto nella produzione di grandi e piccoli eventi, mentre quasi niente nella programmazione e nella promozione.
Per questo, penso, l’esperienza di “Siena capitale europea della Cultura 2019” sia un’occasione fondamentale almeno per riorganizzare la nostra offerta culturale e, di conseguenza, anche quella turistica. Questa esperienza può diventare un traino fondamentale per sviluppare la nostra offerta turistica.
Al di là della possibilità reale di vincere la concorrenza delle altre città italiane, elaborare un progetto unico e pluriennale di eventi, iniziative, settori su cui puntare, valorizzazione del nostro patrimonio, sarà un piccolo tesoro da sfruttare nel prossimo futuro. Quel progetto deve diventare la base sulla quale costruire le prossime politiche sul turismo e sulla cultura sotto il segno della programmazione e della promozione.
Solo organizzando e mettendo a regime gli eventi culturali proposti, saremo in grado di coprire tanti giorni, offrire nuove opportunità ad associazioni culturali, teatrali, musicali, valorizzare spazi inediti della città e coinvolgere tanti senesi. Anche ai fini del miglioramento dell’accoglienza turistica sarebbe importantissimo per chi arriva nella nostra città conoscere in modo più agevole l’offerta in programmazione, anche attraverso una maggiore collaborazione con gli operatori di settore che potrebbero inserire nei pacchetti turistici i principali eventi. Ma per fare questo occorre programmare con almeno un anno di anticipo.
Il progetto di capitale europea, poi, potrebbe diventare un formidabile collante per far nascere una nuova intesa fra commercianti, albergatori, ristoratori, operatori culturali e turistici, produttori di tipicità che metta in campo formule di offerta innovative, durante tutto l’anno, nelle quali si propone al turista lo shopping, cene – degustazioni, un evento culturale, tour guidati e pernottamento.
Non dobbiamo inventare niente di nuovo, possiamo fare con quello che abbiamo, dobbiamo solo metterlo a sistema e promuoverlo con capacità, convinzione e passione.
Tiziana Bernazzi, candidata al consiglio comunale nella lista Siena Cambia per Bruno Valentini sindaco
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