Bruttini (Pd): “La mia Siena? Lavoro per i giovani, sostegno allo sport e vivibilità delle periferie”

“Promozione di stili di vita attivi e indirizzati al benessere; partecipazione alla vita pubblica e rapporti corretti e trasparenti tra amministrazione e cittadini; riqualificazione dei quartieri periferici; sport per tutti; vivibilità della città e diritto alla bellezza dei luoghi straordinari che, come senesi, ci sono toccati in sorte e che è nostro compito difendere e rivitalizzare”.

Sono questi, in sintesi, i punti che caratterizzano la candidatura di Massimiliano Bruttini, 63 anni, dirigente Uisp (Unione italiana sport per tutti) di Siena, al Consiglio comunale nelle file del Partito democratico. Ex dipendente Inps, in pensione dal 2008, dal 1990 collabora con la Uisp, dove si occupa principalmente del nuoto. Dal 2000 segue l’organizzazione di manifestazioni ed eventi per conto della Uisp, fra cui Vivicittà, Bicincittà, Meeting della Liberazione. Si occupa di progetti che attengono, oltre allo sport di base, alle disabilità e al disagio sociale. Sposato con Daniela, ha 2 figlie. Ha sempre vissuto a Siena: prima in centro (San Prospero, Ravacciano, Camllia); da sette anni vive a Taverne, dove si è trasferito per occuparsi di sua madre. “Ho deciso di candidarmi – prosegue Bruttini – perché provo un profondo disagio per come la città è stata ‘messa alla gogna’ da tutta una serie di eventi, ma soprattutto da soggetti, politici e non, che con la città hanno poco o niente a che vedere, ma che speculano e traggono beneficio dall’occuparsi di cose senesi. Il mio obiettivo principale è quello di portare il mio contributo di cittadino, da sempre impegnato nel sociale, per innescare un processo virtuoso che rilanci la nostra Siena ai vertici della cultura, della proposta turistica, della qualità della vita. Compito difficile, perché i problemi che hanno colpito Siena hanno lasciato segni negativi che dureranno nel tempo; ma non impossibile, perché la città ha la serietà e le capacità necessarie per risollevarsi”.

Sostenere lo sport vuol dire investire in salute e benessere.“Un fattore fondamentale di questo percorso di rinascita può venire dalle possibilità aggregative offerte dallo sport di base, che già oggiAggiungi un appuntamento per oggi mobilita e coinvolge tante persone e che può considerevolmente contribuire alla realizzazione di un progetto di socializzazione. Dovrà crescere sempre di più la consapevolezza che un euro speso nello sport vale sicuramente due euro risparmiati nella sanità pubblica, come ci dimostrano i risultati ottenuti dalla Regione Emilia Romagna in termini di minore spesa sanitaria grazie ad efficaci politiche di sostegno allo sport”.

Fermare l’esodo dei giovani. “Uno dei primi obiettivi che la nuova amministrazione dovrà perseguire sarà quello di limitare l’esodo dei giovani verso altre realtà. La città dovrà offrire lavoro e creare sviluppo in tutte quelle attività che, nel tempo, hanno caratterizzato la nostra comunità, a cominciare dalle sue eccellenze: le Università, che hanno tutte le caratteristiche per imporsi come polo di eccellenza culturale nazionale ed europeo; la Banca con la sua Fondazione che, nonostante il momento delicatissimo che stanno attraversando, possono tornare a produrre e a distribuire ricchezza nel territorio e contribuire alla coesione sociale della nostra comunità”.

Periferie da riqualificare.“Tra gli aspetti che caratterizzeranno il mio impegno in Consiglio comunale, se sarò eletto, ci sono le periferie della città, che in molti casi hanno bisogno di essere riqualificate dal punto di vista urbano e della qualità della vita. Dobbiamo tenere insieme la qualità architettonica ed artistica del centro storico con la coesione sociale e la qualità della vita di tutta la città, tenendo sempre presente che la stragrande maggioranza dei senesi vive extra moenia. Il popolo senese è quello che nei secoli ha costruito l’immagine della città e ne ha preservato la storia. OggiAggiungi un appuntamento per oggi nessuno può pretendere che la sua esistenza sia relegata in ‘quartieri dormitorio’ dove i senesi rischiano di dimenticare le proprie radici”.