Una città a consumo zero di territorio che punta a rilanciare l’edilizia e l’artigianato, attraverso il recupero; un grande sforzo per abbattere la burocrazia e sostenere lo spirito d’iniziativa dei senesi e un piano strategico per lo sviluppo economico e sociale della città da pensare e gestire con i cinque comuni dell’area senese.
Sono questi alcuni dei temi toccati ieri, lunedì 7 gennaio nel corso dell’iniziativa, organizzata da “Avanti Siena” e dedicata all’urbanistica e alla mobilità che si è svolto a Fontebecci. All’incontro erano presenti anche Jacopo Armini, Alessandro Masi e Roberto Pianigiani, rispettivamente sindaci di Monteroni d’Arbia, Sovicille e Asciano.
Un governo unitario dell’area urbana “Il grande obiettivo dei prossimi anni – ha detto Ceccuzzi – sarà quello di progettare la città di Siena nell’area vasta di 90mila abitanti, insieme ai cinque comuni dell’area senese. Lo diciamo da anni, ma solo con l’ultima amministrazione aveva iniziato a farlo concretamente. Già dai primi mesi di mandato i primi risultati iniziavano già a vedersi. Oggi più che mai dobbiamo riprendere quel percorso perché solo sviluppando un piano strategico dei sei comuni con cui condividere programmazione territoriale, economia, servizi sociali, abbattimento della burocrazia si potrà dare nuovo impulso alla città ed al territorio.
Così sarà possibile avviare una crescita sostenibile e in linea con i cambiamenti sociali ed economici degli ultimi anni, che sappia conciliare l’autonomia delle decisioni dei singoli comuni con gli atti di indirizzo da prendere collegialmente”
Uso di mezzi pubblici, mobility manager, parcheggi scambiatori e mobilità dolce “Uno dei primi interventi da mettere in atto – ha sottolineato Ceccuzzi – sarà quello di ridare alla città un piano della mobilità e della sosta, che sia in linea con i flussi di traffico dell’area vasta. In questa cornice si inserirà la figura del mobility manager che sarà lo stesso per tutti i comuni e che dovrà lavorare per aiutarci a definire politiche di mobilità e di sosta condivise. Proprio sul fronte della sosta noi puntiamo a realizzare parcheggi scambiatori, in una cerchia più esterna alla città, che consentano di allontanare il traffico privato ed incentivino l’uso del mezzo pubblico. Anche la cosiddetta ‘mobilità dolce’
è una sfida da vincere per guardare al futuro, cercando di investire su progetti che, compatibilmente con le caratteristiche della nostra città, possano favorire l’uso forme di forme alternative di mobilità come quella ciclistica e quella pedonale. In questa prospettiva di una mobilità sostenibile per la città rientrano anche la revisione della Ztl; l’incentivazione dell’uso dei mezzi elettrici, la revisione delle Aru, da fare insieme ai residenti, e la realizzazione di un nuovo sistema delle merci all’interno del centro storico”.
Centro storico e Parco Urbano. “Il centro storico – ha detto Ceccuzzi – dovrà tornare ad essere il cuore pulsante della vita e dell’identità senese, offendo ai cittadini nuove opportunità residenziali, commerciali, terziarie e di svago. In questo senso sarà necessario lavorare per ripopolare il centro storico, attraverso un progetto da gestire con le Contrade che punti al recupero per fini residenziali di alcuni grandi contenitori: dal Carcere di Santo Spirito alle Caserme Bandini e Santa Chiara. Inoltre dovremo portare avanti il progetto di Parco Urbano che va dalla Lizza alla Fortezza fino al Parco Unità d’Italia, insieme all’ammodernamento del Rastrello e alla riqualificazione di Piazza Matteotti. In questo modo si rafforzerebbe la vocazione della Fortezza come luogo di socialità ma anche come cittadella della musica, grazie anche alla presenza dell’auditorium.
Stop al consumo di suolo, via libera ai piccoli interventi per rilanciare l’edilizia “Un altro impegno importante – ha concluso Ceccuzzi – è quello di una revisione del regolamento urbanistico che vada nella direzione del ‘consumo zero di nuovo territorio’, prevedendo oltre al recupero di grandi contenitori e l’autorizzazione di piccoli interventi che diano un sostegno al rilancio, indispensabile, del settore dell’edilizia, attraverso una variante al regolamento urbanistico, il cui iter era già stato avviato. Sarà poi necessario aprire un tavolo con le imprese per condividere gli interventi, indirizzare le risorse da mettere a disposizione degli incentivi e avviare percorsi di snellimento burocratico, ripartendo dalla conferenza dei servizi che aveva ridotto fortemente i tempi di esame delle pratiche e delle risposte”.