Cenni (Pd): “Le ragioni dell’ economia reale, di imprese e famiglie al centro del nostro progetto per la crescita”

“E’ stata una mia scelta convinta quella di concentrare buona parte della mia campagna elettorale su lavoro e impresa. E non potrebbe essere diversamente, in un momento come questo caratterizzato da una difficoltà dell’economia senza precedenti. Si ripartirà solo con le nostre piccole e medie imprese, con “l’Italia che sa fare l’Italia”, che esprime il meglio del Made in Italy e non delocalizza, che investe sull’identità, sulla qualità, ma che fa i conti con una burocrazia lenta e pesante, con i pagamenti bloccati, con una pressione fiscale ormai non più sopportabile. Burocrazia, pagamenti della pubblica amministrazione, credito quasi impossibile, qualche pasticcio conseguenza della riforma sul mercato del lavoro, strumenti per l’internazionalizzazione, quadro legislativo affidabile: queste le richieste che ho raccolto e ascoltato dai racconti e dalle esperienze. E sono richieste comuni a chi tenta di reggere aspettando uno spiraglio di ripresa e da chi investe oggi e assume personale”. Con queste parole Susanna Cenni, candidata del Pd alla Camera, interviene sulla situazione delle imprese e dell’economia provinciale, anche alla luce degli appelli lanciati, nei giorni e nelle settimane scorse, dalle associazioni di categoria del mondo dell’impresa, dell’artigianato e del commercio.

“Sapremo vincere la sfida del futuro – spiega Cenni – solo se saremo in grado di ripartire dall’economia reale, mettendo nuovamente in campo politiche industriali degne di essere chiamate tali – inesistenti da troppo tempo- che puntano alla modernizzazione del Paese, all’efficienza energetica degli edifici, sul Made in Italy, sulla tracciabilità, sulla difesa delle nostre produzioni agroalimentari, tessili, artigianali, sul sostegno all’export e sulla valorizzazione del nostra straordinario patrimonio culturale, turistico, ambientale. Si tratta di riprendere il cammino a suo tempo avviato con il programma “Industria 2015” varato dal Governo Prodi, con misure a sostegno dell’innovazione e della ricerca, degli investimenti, delle reti di imprese, della riduzione della pressione fiscale”. “Nei prossimi giorni – prosegue Cenni – avrò ancora occasioni di incontro con artigiani, commercianti, agricoltori e industriali locali. Noi non promettiamo miracoli. Siamo convinti che dopo questa crisi niente sarà come prima, e che occorrerà investire con convinzione anche su nuovi paradigmi dello sviluppo. Ma se vinceremo ci sono cose che possiamo fare con decisione a partire dal piano di emissione di titoli vincolati per i pagamenti della pubblica amministrazione, agli investimenti su manutenzione di scuole e ospedali, fino al sostegno a economia verde e banda larga. Accanto a tutto ciò aggiungeremo le sfide che le Terre di Siena stanno mettendo in campo e che caratterizzeranno l’impegno dei deputati Pd del territorio. Nel nostro impegno ci saranno le difficoltà, ma anche gli investimenti sulla pelletteria in Amiata, il rilancio di Chianciano Terme, il termalismo diffuso, il nostro tessuto agricolo e forestale, il mobile e la camperistica, l’edilizia, gli investimenti in sintonia con Siena Carbon Free e Siena Capitale della cultura, il biomedicale e le scienze della vita, ma anche le nuove tecnologie, i servizi a credito e monetica”.

“Sappiamo bene quanto le difficoltà di Mps – conclude Cenni- significhino e preoccupino anche il nostro tessuto produttivo, ma Siena ce la farà, perché ha le energie per reagire, rimettersi in modo e drizzare la schiena. Perché ci sono conoscenze, manualità, sapere, talento e L’impegno del Pd, se ci sarà data l’occasione di guidare questo Paese. Partiremo da tutto questo, perché l’Italia c’è la farà solo se ce la farà il Paese che lavora”.