“Oggi la protesta dell’Ance, nei giorni scorsi la mobilitazione della Cgil, la voce degli artigiani, dei commercianti e degli industriali. Al mondo produttivo e dei lavoratori si aggiunge la protesta dei sindaci sull’Imu. L’obiettivo e la domanda sono gli stessi: non basta il rigore, ma occorre allentare il patto di stabilità, sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione e tornare a crescere. È su questo che dobbiamo lavorare, nelle aule parlamentari, chiedendo a Monti di ascoltare queste voci, e nel nostro territorio. Non esistono più isole felici che si salvano da questa crisi e dai suoi caratteri inediti e globali, nemmeno la Terra di Siena”. Con queste parole l’onorevole Susanna Cenni, parlamentare del Partito democratico, interviene sulla situazione economica della provincia di Siena, in seguito ai dati riportati dal “Rapporto economico 2012”, che ha fatto emergere rallentamenti dell’attività produttiva nel 2011 anche per il territorio, riscontrabili soprattutto nel calo di fatturati e del livello occupazionale.
“In mezzo ai puntuali dati che anche quest’anno la Camera di Commercio ha illustrato davanti al mondo economico e istituzionale locale – continua Cenni – emerge un fatto di cui prendere atto attrezzandoci adeguatamente: si è concluso un ciclo nel quale tutti gli indicatori senesi si caratterizzavano per la loro migliore performance rispetto alla media regionale, soprattutto per occupazione e tenuta delle imprese. Da qui bisogna partire con realismo e fermezza. Oggi viviamo la crisi del comparto tessile, industriale, dell’edilizia, del commercio al dettaglio come, e in qualche caso peggio, del resto della regione. Abbiamo segnali positivi che provengono dalle esportazioni, in cui i flussi commerciali in uscita sono fortemente influenzati dal comparto chimico farmaceutico e da quello delle bevande. L’agricoltura soffre l’imposizione dell’Imu e l’oscillazione dei prezzi, ma l’agroalimentare si conferma essere uno dei punti di forza del nostro territorio. Dati più confortanti arrivano anche dal settore turistico: crescono arrivi e presenze, confermando le potenzialità di strutture ricettive come gli agriturismi. Interessanti sono i dati relativi alla qualità e creatività che caratterizzano le imprese di donne. In questo contesto non dobbiamo mancare di leggere la fase delicata che la Banca Mps sta vivendo e la criticità dell’Università, entrambe impegnate nell’avvio di un nuovo corso”.
“È chiaro – aggiunge la parlamentare toscana – che non ci sono più rendite di posizione su cui ‘sopravvivere’ e che il futuro del nostro territorio dipenderà dalla capacità che avremo di credere in noi e di investire su nuovi comparti e peculiarità del senese. Del resto in questi anni la Provincia è intervenuta con intelligenza investendo sulla sostenibilità, sulle nostre peculiarità ambientali, colturali e alimentari, ma anche sulla coesione sociale, supportando i lavoratori in cassa integrazione o privi di ammortizzatori sociali. Il lavoro dell’amministrazione comunale che punta a Siena Capitale della Cultura 2019 ci indica altre straordinarie possibilità e importanti, in questo senso, sono anche le risorse intercettate dai Comuni della Valdelsa e dal Piuss. Tutto questo, insieme al buon lavoro di squadra che può essere portato avanti sui temi dell’efficientamento energetico degli edifici, sull’innovazione dei materiali per l’edilizia, sulla vita e la presenza delle attività artigianali e commerciali nei nostri centri storici, sulla messa a sistema delle esperienze di filiera corta così come sulla ricerca, le scienze della vita, il sostegno all’internazionalizzazione e alla promozione, sul lavoro e sui servizi di cura alle persone e al territorio, saranno i terreni su cui continuare ad impegnarci tutti quanti innovando e sviluppando maggiori sinergie con altri territori e abbandonando qualche atteggiamento di chiusura e di autosufficienza che ci ha caratterizzato finora. Questo è anche il messaggio che si percepisce visitando la Mostra intersettoriale della Valdelsa, che in questi giorni riunisce gli imprenditori del territorio che non hanno rinunciato, neanche in questo difficile momento di crisi, alla loro volontà di guardare avanti dimostrando di essere la vera ossatura economica”.
“Sappiamo bene – conclude Cenni – che non sarà nei soli territori che troveremo la risposta. In queste ore l’Europa e i mercati ballano di nuovo. Il presidente Monti ha finalmente rappresentato la nostra richiesta di escludere dal fiscal compact le spese per gli investimenti, e quindi dal patto di stabilità. Noi continueremo la nostra battaglia in Parlamento per sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione, alleggerire l’Imu affiancando una patrimoniale sui grandi patrimoni, dando risposta agli esodati perché nessuno, né le imprese, né i cittadini possono essere lasciati soli. Mi auguro che con la vittoria di Hollande si apra uno scenario più orientato allo sviluppo e alla tutela del welfare, perché, come noto, di solo rigore si può morire in Europa e a Siena. Abbiamo le risorse e le intelligenze e per guardare avanti e credere in noi. Possiamo farlo con serietà, con sobrietà e con una buona dose di innovazione nelle idee e nelle persone. Possiamo farlo con responsabilità, come quella che ci attendiamo nei prossimi giorni dai banchi del consiglio comunale di Siena perché il primo requisito per reagire di fronte alle grandi difficoltà è certamente la compattezza di un sistema”.
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