Coccheri: “Fiducia nella Magistratura e serenità nei confronti del corretto operato dell’ufficio”

“Fiducia nella Magistratura e serenità nei confronti del corretto operato dell´ufficio tecnico. Questo abbiamo dichiarato nell´immediato e questo ribadisco di fronte al Consiglio Comunale”. Queste le parole del Sindaco Lucia Coccheri nel Consiglio Comunale dedicato al sequestro preventivo che il 12 settembre scorso ha interessato il complesso immobiliare del Palagetto.

Il Consiglio si è svolto ieri 7 ottobre su richiesta del gruppo del Popolo della Libertà.

“Come hanno sottolineato alcune forze politiche nei giorni passati, la vicenda – ha detto Coccheri nella sua premessa – va collocata razionalmente all´interno di un clima generale che interessa la nostra città. Un clima fatto di esposti, segnalazioni ossessive, forse prevaricazioni se non minacce; un clima che in numerose occasioni questo Consiglio ha già dovuto stigmatizzare. C´è da chiedersi a chi giova un clima del genere che ormai da quattro anni colpisce qualsiasi forma di `impresa´ sia essa immobiliare che tecnologica. Poggibonsi non si merita tutto ciò e in tanti mi hanno chiesto e mi chiedono giustizia. Devo ricordare a tutti loro che il Comune è un Ente, rappresenta una comunità e deve seguire un percorso sobrio, istituzionale, equilibrato anche per non fomentare situazioni anomale. Il Comune si è mosso facendo presente ciò che stava succedendo alle autorità di riferimento e rivolgendosi alla Magistratura con puntuali segnalazioni e denuncie. Siamo in attesa che tutta questa situazione venga esaminata, valutata in tutti i suoi molteplici aspetti civili, amministrativi e penali e non dubito che ciò avverrà secondo il principio che la legge è uguale per tutti”.

Dopo questa premessa il Sindaco ha approfondito la vicenda del Palagetto, vicenda che risale al 2007 con la richiesta di permesso a costruire per la demolizione di un fabbricato artigianale-industriale e la realizzazione al suo posto di edifici ad uso residenziale. Il 20 giugno 2008 l´Amministrazione ha rilasciato il permesso a costruire e i lavori sono iniziati l´8 settembre 2008.

Il parere legale

Il Sindaco in sede consiliare ha letto la relazione del legale sui reati contestati. Si sostiene che il piano di lottizzazione non fosse necessario in questo tipo di edificazione, in quanto non era previsto dal Regolamento Urbanistico in vigore, in virtù del fatto che tale area era un´area già urbanizzata. I piani di lottizzazione sono stati regolamentati attraverso una legge dello Stato del ´42 (poi integrata nel `67) che stabilisce quando sono necessari. Nel ´67 c´è stata una riforma dell´articolo 117 della Costituzione che ha attribuito il governo del territorio a competenze concorrenti (Stato-Regioni). La Regione Toscana ha fatto da allora ben due leggi che interessano i piani di lottizzazione, in cui stabilisce che tali piani sono necessari quando esplicitamente previsti negli strumenti urbanistici dell´Ente. In questo caso non era previsto (e quindi non era necessario) dal Regolamento Urbanistico in vigore, in virtù del fatto che tale area era un´area già urbanizzata. Ammesso che fosse necessario uno strumento attuativo questo sarebbe stato un piano di recupero e non un piano di lottizzazione (non solo non c´è stata urbanizzazione ma non c´è stata neppure lottizzazione). Per quanto riguarda il vincolo paesistico il rilascio di una specifica autorizzazione (la cui mancanza è un altro dei reati contestati) non era necessario in virtù della legge Galasso del 6 settembre 1985. Tale legge deroga alcune zone dal vincolo paesistico come stabilito dalla legge dello Stato ed esclude proprio le aree già urbanizzate come di fatto all´epoca (nell´85) era l´area in questione. Dall´85 è sempre stato seguito il medesimo criterio per cui le aree già urbanizzate al momento della legge Galasso sono state escluse dal vincolo.

 

“Ribadisco quindi – ha detto il Sindaco –  totale serenità nei confronti dell´operato del nostro ufficio tecnico che ha ritenuto di agire nel rispetto delle norme urbanistiche. Attenderemo gli esiti dell´indagine in corso che sono sicura proseguirà nella più totale tranquillità”. Nel ripercorrere la cronologia degli eventi del sequestro Coccheri ha precisato di aver appreso la notizia soltanto in modo informale in quanto il Comune non è stato destinatario di alcuna comunicazione `ufficiale´. “Il Sindaco – ha detto – non è stato informato del sequestro e anche se lo avesse saputo, ricordo al consigliere della lista civica Berni ciò che dovrebbe sapere conoscendo le leggi, un Sindaco commette reato se diffonde informazioni in merito ad una indagine in corso”.

“Fortunatamente – ha detto Coccheri – in questa città sono ancora maggioritari il senso civico, la responsabilità e il rispetto verso tutte le istituzioni, locali e statali, come dimostrano i cittadini acquirenti degli immobili che, anche se profondamente arrabbiati e inquieti, hanno reagito cercando una tutela giudiziaria e chiedendo un incontro e delle spiegazioni al Sindaco. Li ho ricevuti singolarmente e tutti insieme e li ringrazio per la grande civiltà e ragionevolezza dimostrate. Per loro e nell´interesse di tutta la città faremo tutte le azioni possibili affinché si faccia chiarezza su tutto”. “Informerò il Consiglio – ha detto in chiusura Coccheri – circa gli sviluppi della vicenda. Questo Consiglio e i singoli consiglieri vivono da anni sulla propria pelle il pesante clima di cui ho parlato. Per questo credo che debba pronunciarsi, anche per dare il senso di marcia alla città, perché ormai è chiaro che ne va di mezzo il futuro di questa comunità, non si tratta del futuro politico di qualcuno, ma del futuro della sua economia che per me significa un´economia libera da qualsiasi condizionamento”. Parole condivise da tutti i gruppi consiliari presenti in aula, Partito Democratico, Popolo della Libertà, Italia dei Valori, Rifondazione-Comunisti Italiani.