Coccheri: ‘Il governo faccia una vera riforma degli enti locali’

“È una vera riforma degli enti locali che manca alla visione di questo triste governo, che tenta di gestire una crisi finanziaria ed economica senza precedenti”. Commenta così la manovra governativa e le sue ricadute sulle amministrazioni locali il sindaco di Poggibonsi Lucia Coccheri.

“L’occasione persa in questi giorni è quella di rivedere completamente e velocemente l’organizzazione di tutta la pubblica amministrazione, a partire dai ministeri per arrivare ai singoli Comuni. Ovviamente passando per le Province dove è ben accetta una seria cura dimagrante ma senza scordarci di ruoli e funzioni specifiche di ogni singolo ente territoriale. Il timore è che togliendo trenta province non si risolva nulla e si crei solo una gran confusione dove a rimetterci saranno, ovviamente, i cittadini già colpiti nei servizi essenziali dopo il drastico taglio alle erogazioni statali. Fra l’altro bisogna anche aver presente che Prefetture, Questure e coordinamento territoriale delle forze dell’ordine sono legati alla suddivisione provinciale del territorio. Dire solo si toglie è troppo semplice, oggettivamente superficiale e molto poco rassicurante. Purtroppo abbiamo da tempo imparato a conoscere le capacità ’riformatrici e innovatrici’ di questo governo!”.

“La risposta che deve arrivare dai Comuni è senza dubbio quella degli accorpamenti di servizi e funzioni. La collaborazione tra amministrazioni, i servizi associati, tutti percorsi che noi in provincia di Siena abbiamo già avviato in modo proficuo da tempo. È necessario individuare concretamente le soluzioni migliori per le unioni comunali che non sacrifichino il rapporto coi cittadini e col territorio e soprattutto che diano da subito risultati tangibili e positivi in termini di migliori servizi e risparmio per le casse pubbliche. Le due cose devono andare di pari passo, non si può infatti pensare di risparmiare soltanto, dal risparmio di tempo, spazio, capitale umano e denaro deve per forza nascere un servizio migliorato e una rinvigorita azione politico-istituzionale”.

“La situazione è seria e se il governo non convince con le sue soluzioni frettolose, pasticciate e improntate troppo spesso ad una demagogia di bassissimo profilo dobbiamo essere noi, amministratori, a cambiare le cose dal basso laddove possiamo intervenire. La Valdelsa non ha mai smesso di ragionare in termini di area, nonostante una situazione di estrema difficoltà legata a un contesto normativo caotico, di cui fa parte anche un federalismo municipale incompleto, ma deve essere la crisi economica e la volontà di uscirne assieme a muoverci e farci unire ancora di più. Diciamo che la strada noi l’abbiamo segnata e conosciamo le fasi di questo percorso che ci accompagneranno nei prossimi mesi e anni, vorremmo che a tutti i livelli amministrativi (dal governo agli altri comuni) ci fosse lo stesso grado di consapevolezza ed organizzazione. Grado di consapevolezza che, a mio avviso, i cittadini della Val d’Elsa hanno già raggiunto e ancora una volta mi pare di capire che il paese reale è più avanti del paese legale”.