La risicatissima vittoria di Bruno Valentini al ballottaggio per l’elezione del Sindaco del Comune di Siena (appena 900 voti di differenza dallo sfidante Eugenio Neri, appena 500 voti in più di quelli raccolti dalla sua coalizione al primo turno) mette in evidenza una situazione di grande precarietà della maggioranza in Consiglio Comunale.
A quasi una settimana dal voto non si hanno notizie attendibili circa la composizione della nuova giunta: eppure se lo schema del totale rinnovamento con cui Valentini ha presentato la propria candidatura fosse stato vero, la squadra di governo doveva già essere pronta.
In realtà pare proprio che il vecchio metodo delle defatiganti trattative nelle segrete stanze sia ancora interamente in auge, e chissà quali equilibri produrrà tra le componenti ceccuzziane e monaciane che non hanno dismesso per un attimo di rimarcare le loro distanze.
Il secondo contendente ha avuto certamente un risultato al di là di ogni aspettativa, sfiorando di poco il successo. Ma l’eterogeneità della sua coalizione e l’ambiguità con cui si è legato ad alcuni dei protagonisti del disastro amministrativo e politico che ha travolto la città, ne hanno tarpato le possibilità di successo.
Rivendichiamo con decisione la coerenza della nostra posizione, che non ha inteso appoggiare nessuno dei due contendenti.
Dobbiamo constatare che nonostante la mole dei disastri che sono stati commessi la città di non trovato la forza di imboccare una via di vero cambiamento.
Tra le forze di opposizione Sinistra per Siena è stata particolarmente penalizzata dai meccanismi di attribuzione dei seggi: al 10 % dei voti ottenuti da Laura Vigni fa riscontro il suo solo seggio in consiglio comunale. Sono gli effetti della deriva maggioritaria imboccata da troppi anni in questo paese, in cui all’equilibrio delle rappresentanze si preferisce una governabilità fatta di numeri schiaccianti attribuiti ai vincitori.
Ma in politica la governabilità non è data dalle maggioranze schiaccianti, ma dalla chiarezza delle idee e dei programmi.
Come già abbiamo fatto nel precedente mandato amministrativo, ricercando la collaborazione con tutte le forze di opposizione, saremo presenti in Consiglio Comunale con una posizione attiva, che sarà di stimolo e di critica. Cercheremo di contribuire in modo efficace a dettare l’agenda di un’amministrazione che già ora vediamo impastoiata nell’indecisionismo dei difficili equilibrismi interni. Faremo in ogni modo tutto il lavoro necessario per il coinvolgimento dei cittadin