Novecento persone a Montepulciano per “Costruire l’alternativa”, l’evento organizzato dalle aree del Pd che sostengono Elly Schlein. A dare il numero dei partecipanti è il membro della segreteria dem – ed ex-commissario del partito senese – Marco Sarracino.
Obiettivo dei presenti è definire la proposta politica del campo progressista. Che secondo il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi, ha un punto fisso: “La premiership del centrosinistra? Elly Schlein è la soluzione naturale”.
“Da Montepulciano vogliamo rafforzare la leadership della nostra segretaria Schlein” ha detto invece Sarracino, “perché siamo quelli che dal primo momento hanno creduto in quel progetto politico non per convenienza ma per convinzione”. Registrati circa 900 partecipanti, “una straordinaria risposta”, diranno più tardi anche altri esponenti dem.
Sarracino traccia la cornice della tre giorni: “Montepulciano nasce per tenere alta l’attenzione su Gaza, sull’Ucraina, sulle diseguaglianze di un modello di sviluppo che sta producendo ingiustizie enormi. Viviamo in un Paese in cui l’1% detiene il 25% della ricchezza. A Montepulciano siamo venuti per parlare di questo, del referendum sulla riforma della giustizia, del lavoro povero, della rinuncia alle cure di quattro milioni di italiani”.
Il messaggio che arriva dalla platea è netto: nessun arretramento sulla linea politica adottata negli ultimi due anni. “Che ci ha portato a essere la prima forza di opposizione e il primo partito nel Mezzogiorno”, ribadisce Sarracino. E rilancia: “Il Pd o lo cambiamo ora o non lo cambiamo più. Un rinnovamento che non è rottamazione, ma costruzione e valorizzazione di un gruppo dirigente basato sulla qualità della battaglia politica”.
Dario Nardella riporta il tema sicurezza al centro dell’agenda: “Per costruire un’alternativa al governo Meloni occorre inserire la sicurezza nel programma nazionale. Le persone fragili sono le prime a subire le conseguenze dell’insicurezza. E questo governo, che ne ha fatto uno slogan, non sta facendo nulla: i reati predatori aumentano”.
Anna Rossomando, vicepresidente del Senato, vede nell’evento un segnale politico forte: “Siamo oltre mille persone. È la conferma che c’è un grande bisogno di discutere. L’alternativa alla destra c’è, ed è secca sul modello economico e sullo Stato di diritto”.
Tra gli interventi, anche quello di Confindustria e dei sindacati confederali. Maurizio Marchesini osserva: “Le transizioni non si affrontano da soli. La contrattazione è una cosa seria e muove l’ascensore sociale”. Bombardieri (Uil) ribadisce: “Sì al salario minimo, ma non è l’unica soluzione: il tema del salario è più largo”.