D’Onofrio, Sel: “Politica dell’abitare, pochi si arricchiscono, molti sono sfruttati e la politica resta a guardare”

Forse è arrivato il momento di chiederci dov’è uno degli errori più grandi delle passate amministrazioni. È sotto gli occhi di tutti i cittadini che la città ha pagato un costo altissimo ai costruttori, ad una speculazione edilizia senza precedenti e soprattutto senza una reale programmazione urbanistica e immobiliare che tenesse conto delle caratteristiche del territorio.

È stato costruito aumentando l’offerta edilizia senza contare minimamente sulla domanda, si è cambiato il volto della città senza tenere conto di chi ci avrebbe vissuto, le giunte hanno lottizzato senza pensare a rendere vivibile ciò che si realizzava.

Ceccuzzi ha come punto programmatico, un perno del suo progetto politico futuro a quanto pare, il riuso in termini abitativi del complesso militare di Santa Chiara. Certo, il recupero urbanistico dei grandi complessi dentro le mura da contrapporre al nuovo consumo del territorio attorno a noi è sacrosanto ed è qualcosa che anche noi vorremmo realizzare: ma per chi recuperiamo? In un momento di crisi e stallo economico chi costruirà? Chi comprerà? Chi verrà a vivere a Siena? E soprattutto, cosa ne facciamo di tutte le altre lottizzazioni non ancora urbanizzate? Il Pd e Franco Ceccuzzi che lo ha guidato non possono fare finta di non sapere e neppure scaricare le colpe sui governi precedenti. Nella giunta Cenni, che ha portato a termine il regolamento urbanistico, sedevano esponenti del Pd compresi quelli che oggi, confluiti in finte liste civiche, si candidano con il centrodestra, noi di Sel non abbiamo potuto intervenire sui temi urbanistici se non nella breve avventura di governo finita come sappiamo.

Adesso vogliamo dare la nostra ricetta per una città piccola ma sede di una grande università che riversa sul territorio venti mila studenti determinando una distorsione del mercato immobiliare drogando alterando il rapporto tra domanda ed offerta. Questo ha determinato da una parte lo sfruttamento degli studenti spesso con affitti in nero nel centro storico, le case diventate una rendita sono passate nelle mani di poche famiglie, i prezzi alle stelle hanno espulso dal centro i cittadini senesi e soprattutto le giovani coppie. Uno sfruttamento predatorio contrassegnato inoltre dal degrado e dall’abbandono del centro storico.

In periferia la musica non è diversa, con un mercato drogato i prezzi sono alle stelle e le famiglie si indebitano con mutui che durano una vita. I costruttori hanno lucrato su questa distorsione vendendo a 5000 euro il metro quando i prezzi di costruzione sono di 1000 euro circa. Risultato: studenti spremuti, giovani coppie e famiglie impoverite e spopolamento del territorio comunale verso i comuni contermini che hanno costruito con regolamenti urbanistici nuovi ed aggiornati. Una proposta? mettere a disposizione posti letto per studenti in prossimità dei campus eliminando l’elemento distorsivo del mercato, calmierando i prezzi sia degli affitti che degli acquisti delle case, consentire agli studenti di risiedere in luoghi sani a prezzi trasparenti, consentire alle famiglie di trovare casa a prezzi più accessibili anche nel centro storico che ha necessità di essere ripopolato, consentire al comune di realizzare un ricavo per la presenza dell’università da reinvestire anche in aiuti alle giovani coppie. È compito della politica scoprire gli elementi distorsivi e correggerli prima che diventino oggetto di processi speculativi di pochi privilegiati a discapito di tutta la collettività.