“I progressisti e riformisti senesi hanno scelto di dare la parola alla democrazia e scegliere le candidature per le amministrative del 2023 attraverso lo strumento delle primarie, che si svolgeranno il 12 febbraio. È tempo di cambiare, di uscire dall’immobilismo che ha caratterizzato la nostra città negli ultimi cinque anni e riportare Siena al centro delle politiche nazionali ed europee. Per questo i due candidati, Ernesto Campanini e Anna Ferretti hanno sottoscritto un documento condiviso che, in dieci punti, traccia la Siena del futuro”. La firma sul manifesto è delle sigle e dei partiti Articolo Uno Siena, Europa Verde Siena, Indipendenti e Progressisti, Liberi, Solidali e Progressisti, Partito Democratico Siena, Sinistra Civica Ecologista, Sinistra Italiana.
“La nostra – si legge nel manifesto – sarà la città dei beni comuni e pubblici, gestiti attraverso un sistema avanzato di collaborazione tra cittadini e amministrazione, basato sulla partecipazione e sulla responsabilizzazione diffusa. Abbiamo in mente una amministrazione che tutela il lavoro e ne favorisce la crescita, che sappia accompagnare le grandi vocazioni della città (turismo, piccola impresa, commercio, servizi), dialogare con le multinazionali presenti, rilanciare il ruolo della Banca. Vogliamo una città sostenibile e inclusiva, che sappia rispondere alle emergenze del cambiamento climatico attraverso la pianificazione, la ricerca, l’innovazione, la riqualificazione e la green economy. Vogliamo che questa città sia aperta, accessibile, con progetti culturali di spessore, e che rifugga ogni tipo di discriminazione. Dove nei ruoli, nelle decisioni, nel modo di vivere la parità di genere sia una pratica quotidiana e non un accessorio. Una città che rispetti e dialoghi costantemente con il volontariato e il terzo Settore. Siena è inoltre la città del sapere e della cultura. Il suo patrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, insieme al patrimonio materiale e immateriale delle contrade, sono un prezioso bene comune da proteggere e valorizzare. Partiremo da qui per creare connessioni nuove, digitali ma – soprattutto – umane. Oggi le manifestazioni artistiche, musicali, teatrali, faticano a trovare spazio. I giovani sono quasi scomparsi. Per loro, per i 17 mila studenti della città, che sono un patrimonio di competenze e freschezza, servono servizi, biblioteche aperte anche la notte, caffetterie, centri di aggregazione”.
Si legge poi ancora nel manifesto: “Siena è città della salute ed è città delle scienze della vita, del biotecnopolo e dell’hub antipandemico nazionale. Grazie al centrosinistra la ristrutturazione del policlinico Le Scotte sarà presto realtà, serve un forte raccordo con la medicina territoriale ed è necessario promuovere la qualità della vita di anziani, fragili, disabili, la loro autonomia ed indipendenza, affidando in questo un ruolo attivo e decisionale alla Consulta per le disabilità. A tutto questo si aggiunge il valore del Biotecnopolo e dell’hub antipandemico nazionale, una grande opportunità di crescita occupazionale, economica, reputazionale e di sviluppo della città, che valorizzeremo al massimo nella forma del distretto delle scienze della vita. Un altro tema riguarda la necessità di avere una città facile, sicura e coesa. Una città a misura delle persone, curata, accogliente, decorosa, illuminata è una città sicura. Una città che recupera il patrimonio immobiliare in disuso, pubblico e privato, che disegna il proprio futuro, torna ad essere vissuta, viva e vera. Questo significa anche avere una città dove muoversi diventa facile: Siena è un nodo centrale per la Toscana, la viabilità deve poter offrire la possibilità di spostarsi all’interno della città, provincia o regione con mezzi confortevoli e a impatto di emissioni ridotto. Attraverso interventi sostanziali nelle linee ferroviarie e sulla mobilità interna della città. Riteniamo poi che i servizi pubblici sono un investimento sociale, possono fare la differenza nella vita delle persone, e lavoreremo per la loro efficienza in termini di servizi e di eque tariffe, oltre che per garantire il rafforzamento della gestione pubblica di questi servizi”.
“Dobbiamo uscire dall’ isolamento nel quale l’attuale amministrazione ha trascinato la città – conclude il manifesto. – Siena è la città capoluogo, che deve garantire un rapporto sereno e collaborativo sia con i comuni contermini che con il resto della provincia. Questo è il primo passo, ma non è sufficiente: Siena deve recuperare la propria dimensione europea e riscoprire i caratteri (mortificati ma non piegati) di un luogo dove si crea, si fa ricerca, si valorizzano le competenze”.