Così commenta Eugenio Neri, capogruppo di Siena Rinasce le ultime vicende legate al Monte dei Paschi: “Questo è un colpo di stato, sbotta il sindaco. Questa è una tragica messa in scena, diciamo noi. Ma questo Valentini, che sbotta, anzi che entra a gamba tesa con tale ferocia e determinazione è la stessa persona che il 15 maggio andava da Mancini e Profumo a chiedere garanzie e che riportava trionfalmente opportunità per la città? Politicamente furbo, piacione, utile strumento del potere: gliele ho dette già tutte, quasi ad ogni puntata della sua disgraziata (per Siena) carriera da primo cittadino, che, in nome ‘di un fair play istituzionale stomachevole’ (e lo ripeto con orgoglio), ha privato la città e la Fondazione di ogni strumento di dignitoso indirizzo economico. Il mix tossico che ha unito un’inspiegabile arrendevolezza a un poco dignitoso susseguo verso tutti i principali attori del potere economico finanziario del Mps, è qualcosa d’inaccettabile e imperdonabile. Winston Churchill paragonava i protagonisti della politica dell’appeasement (quella che negli anni prima della guerra voleva ad ogni costo mantenere la pace di fronte alla aggressività tedesca) come quelli che nutrono il coccodrillo sperando che non decida di divorarli: così ha fatto Valentini. Ora è tutto finito”.