“Il vincolo del 4% è la linea del Piave per la difesa del Monte dei Paschi e della sua senesità”. Eugenio Neri non ricorre a giri di parole per analizzare una delle questioni più importanti per MPS. Il vincolo è quella norma che limita il diritto di voto in assemblea dei soci a un massimo del 4%, indipendentemente dal numero di azioni possedute. “La Fondazione è costretta a vendere ulteriori azioni della Banca e il vincolo del 4% rappresenta un freno all’azione di sciacallaggio che si innescherebbe nei confronti di MPS – ha proseguito Neri – Se venisse rimosso, non si attrarrebbero investitori, ma si spianerebbe la strada a soggetti esterni con la possibilità di acquisire il controllo della Banca a un prezzo d’occasione, viste le attuali quotazioni delle azioni MPS”. Il candidato a sindaco delle liste civiche torna anche sul tema della Fondazione. “Gabriello Mancini ha dichiarato che la rimozione del vincolo del 4% non è un punto all’ordine del giorno dell’assemblea dei soci del 29 aprile, ma che si tratta di un’opinione personale dell’amministratore delegato Fabrizio Viola. I senesi gradirebbero conoscere anche l’opinione personale del presidente della Fondazione, dal momento che sta tradendo il mandato che gli è stato affidato. Un mandato che aveva come unico scopo quello di custodire il patrimonio che la comunità ha costruito nei secoli. Con il riferimento a Viola, Mancini ha nuovamente dato dimostrazione di un’ambiguità dannosa per tutta Siena”. Infine, la questione della modifica dello statuto. “Ogni decisione in merito non può essere presa in assenza di un sindaco e di un consiglio comunale che siano espressione della volontà dei cittadini”, conclude Eugenio Neri.