Anche a Siena i ‘condomini sociali’ per anziani soli. “La prima proposta che vorrei portare avanti nel mio mandato amministrativo, se sarò eletta, è quella del ‘condominio sociale’ per gli anziani: un posto in cui gli anziani che ne hanno bisogno, soli per scelta o non avendo famiglia alle spalle, possono vivere in autogestione, con l’aiuto di operatori sociali pronti ad aiutarli e ad intervenire in caso di bisogno, e con la presenza programmata di geriatri e infermieri per garantire periodici controlli sulla salute dei condomini. Si tratta di esperienze avviate con successo in altre realtà, con il supporto delle amministrazioni locali che hanno messo a disposizione immobili pubblici inutilizzati, e che anche a Siena potrebbero mettere in moto un circuito virtuoso che coinvolga associazioni, singoli cittadini, soggetti privati”.
Un aiuto per la casa alle giovani coppie. “Un altro tema che merita attenzione è quello delle giovani coppie che, per le difficoltà del momento o per la chiusura del sistema creditizio, non hanno la possibilità di accendere un mutuo per acquistare un appartamento. L’idea è quella di coinvolgere le giovani coppie nella ristrutturazione di edifici pubblici, fra cui alcuni grandi contenitori del centro storico di proprietà del Comune, di altre istituzioni cittadine o del demanio, spesso inutilizzati e da ristrutturare. Le giovani coppie potrebbero contribuire alle spese di ristrutturazione dell’alloggio, che verrebbe loro affidato a canone agevolato, con la possibilità di scontare dall’affitto il costo sostenuto per la ristrutturazione. Un’idea che avrebbe anche il merito di rimettere in moto l’edilizia, settore fra i più colpiti dalla crisi, dando impulso all’intera economia cittadina”.
Operatori ‘ad hoc’ per stimolare i rapporti di vicinato. “Altro tema è incentivare i rapporti di vicinato: un’idea in controtendenza rispetto al fenomeno di isolamento degli individui e delle famiglie di cui oggiAggiungi un appuntamento per oggi soffre la nostra società. L’amministrazione comunale può intervenire formando soggetti che – attraverso iniziative di aggregazione – siano capaci di favorire questo incontro solidale che spontaneamente non si è creato. Si tratta di un progetto realizzabile a costo zero, utilizzando le risorse umane che ci offrono le nostre Università: in particolare gli studenti, che sarebbero ripagati con crediti formativi extra, oltre che in gratitudine e sicuramente in esperienza”.
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