Guicciardini (Pd): “Un impianto su cui serve riflessione e coinvolgimento dei cittadini”

“Un progetto dal forte impatto ambientale che deve essere valutato con estrema cautela, tenendo in considerazione il futuro di un territorio e dei suoi cittadini”. Con queste parole il segretario provinciale Pd di Siena, Niccolò Guicciardini, interviene sull’ipotesi di insediamento di un impianto estrattivo di Co2 in zona San Paolo, al confine tra i comuni di San Gimignano e di Certaldo, richiesta dalla società Lifenergy.

“La preoccupazione riguardo all’ambiente e alla salute – continua Guicciardini – è stata chiaramente espressa dagli abitanti dei comuni direttamente interessati e delle zone limitrofe. Nelle scorse settimane si è riunito, infatti, un comitato formato da cittadini di San Gimignano, Certaldo, Ulignano, Vico d’Elsa e Barberino Val d’Elsa, che sta portando avanti un lavoro importante e con toni giusti, in linea con un senso civico dettato dall’avere a cuore il presente e il futuro dei propri territori”.

“In questa fase – continua Guicciardini – è fondamentale che l’attenzione sia mantenuta alta da parte di tutti, tenendo in considerazione le preoccupazioni espresse dal comitato stesso, che ha presentato una mozione in cui vengono spiegati i loro motivi di contrarietà e in cui si richiede l’aiuto di tutte le forze politiche per impedire la realizzazione dell’impianto. Per questo è stato discusso e approvato un ordine del giorno nei giorni scorsi in consiglio provinciale. Non lo hanno votato solo Lega Nord e Rifondazione comunista. Siamo sicuri che la giunta provinciale terrà fede agli impegni presi e manterrà alta l’attenzione sul progetto di estrazione della Co2 promosso in Valdelsa, valutandone l’impatto sull’ambiente e sulla salute dei cittadini e tenendo in considerazione l’osservazione mossa dagli abitanti. La nostra attenzione resterà costante e continueremo a monitorare l’andamento del progetto, che consideriamo scarsamente adattabile al territorio in cui dovrebbe essere realizzato. Quella tipologia di lavorazione, che viene svolta in modo positivo in molte parti del mondo, non ritengo sia idonea all’area presa in considerazione, come già sottolineato da molte istituzioni coinvolte”.