I sindaci della Valdelsa replicano a Pii: ‘Dalle nostre parti si fa sistema’

Siamo tutti d´accordo che per accrescere la competitività di un territorio è necessario superare i localismi, tutti. In Valdelsa lo hanno capito le istituzioni, le forze politiche ed economiche e lo hanno capito anche i cittadini.

Lo abbiamo capito talmente bene, e da tanto tempo, che sono valdelsani alcuni dei primi esempi di integrazione e sinergia a livello sociosanitario. Parliamo della Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa, che ci ha consentito di mantenere buoni servizi sociali rivolti ai cittadini in attesa di una trasformazione nella Società della Salute. Politiche di area sono state promosse, negli ultimi anni, anche a livello economico e urbanistico, per favorire il rilancio del territorio. Solo per citare alcuni esempi, basta ricordare il progetto di area per sostenere una nuova competitività e innovazione della Valdelsa, che coinvolge tutti i Comuni dell´area compreso Barberino Val d´Elsa. A questo si aggiunge il percorso per la redazione di una piano di promozione del territorio e l´attrazione di risorse attraverso i progetti “Piuss”, programma di riqualificazione urbana integrata che ha visto Colle e Poggibonsi, insieme alla Provincia di Siena e con il sostegno di tutti i Comuni Valdelsani, progettare insieme sotto il profilo economico, sociale, urbanistico e ambientale alcune opere centrali per il futuro di tutta l´area, in un´ottica di strategia comune e di valorizzazione del territorio. Così come giova ricordare tutto il percorso di costruzione delle progettualità Pasl che ha visto fianco a fianco tutti i Comuni Valdelsani e le forze più vive dell´economia del territorio.

La Valdelsa non ha mai smesso di ragionare in termini di area, nonostante una situazione di estrema difficoltà legata a un contesto normativo caotico, di cui fa parte anche un federalismo municipale incompleto e che si ripercuote sulle istituzioni a tutti i livelli e di diversa matrice politica. A questo si aggiunge una crisi economica pesante e un massacro sul fronte delle risorse a disposizione degli enti locali, in costante diminuzione.

Riteniamo che sia poco produttivo reagire a tutto ciò smettendo di combattere per un territorio, tirandosene fuori o minacciando di farlo, seguendo, peraltro, una prassi ormai divenuta frequente per cui si confondono le cause con gli effetti e si bypassano i luoghi del confronto istituzionale evitando di gestire con responsabilità un momento economico difficile come questo in cui è a rischio tutto il sistema delle tutele sociali faticosamente costruito.

Per chi ha l´onore e l´onere di rappresentare un´istituzione, i luoghi del confronto sono prima di tutto quelli istituzionali. Le decisioni e le scelte per il bene delle nostre città e dei nostri cittadini si fanno nei tavoli istituzionali, tutti insieme. Noi stiamo lavorando in questa direzione, cercando di rafforzare la programmazione, anche sotto il profilo normativo, e di migliorare l´efficienza dei nostri servizi. La normativa non ci aiuta in tal senso, il lavoro è lungo, complesso e faticoso e richiede impegno, idee e proposte da parte di tutti, in un confronto serio che parte dai problemi reali, oggi purtroppo cresciuti a dismisura. Il tavolo è aperto a chiunque vorrà portare un contributo alla crescita e allo sviluppo del territorio. Chi ritiene di non volerne far parte, compirà scelte conseguenti. Pseudoprotagonismi e sterili personalismi sono poco utili per la crescita di un territorio.

Ci dispiace che il Sindaco di Casole d´Elsa sia stanco di partecipare al percorso istituzionale di area portato avanti negli anni. Per noi Casole d´Elsa è parte integrante di questo territorio e ci aspettiamo responsabilità istituzionale, oltre a idee, proposte e una partecipazione concreta ai tavoli istituzionali, alla base di una vera politica di area.

 

Paolo Brogioni, sindaco di Colle di Val d´Elsa

Lucia Coccheri, sindaco di Poggibonsi

Giacomo Bassi, sindaco di San Gimignano

Emiliano Bravi, sindaco di Radicondoli