È appena trascorso il 25 aprile, festa della liberazione nazionale dall’occupazione nazifascista, e il nostro pensiero non può che andare a quei partigiani che furono protagonisti della Resistenza: uomini e donne, giovani e anziani, persone che appartenevano a ceti sociali diversi, ma che erano tutti animati dalla comune volontà di combattere fermamente e personalmente per affermare in patria quei diritti e libertà individuali che oggi costituiscono le fondamenta della nostra democrazia.
Di questi “eroi sconosciuti” nel Circolo Pd di Castellina Scalo ce ne erano diversi. Ne ricordo uno per tutti: Nello Nastasi, che ci ha da poco lasciati. Era uno degli ultimi “combattenti”, così venivano definiti coloro che inizialmente furono arruolati nell’esercito italiano e affrontarono, spesso impreparati e talvolta allo sbaraglio, il nemico di allora, subendo con gravi perdite di amici e commilitoni; molti furono quelli che riuscirono a sopravvivere, che disertarono e si aggregarono alle brigate partigiane per cacciare dal suolo patrio i nazifascisti. A 91 anni, padre e marito esemplare, restituito alla famiglia dopo un periodo di internamento nel campo di concentramento di Dillinger, Nello se ne è andato lasciandomi tuttavia molti piacevoli ricordi delle lunghe chiacchierate fatte insieme al Circolo.
La sua militanza politica mostrava un vero e proprio attaccamento alla storia, alle idee, ai valori, alle ideologie, che pur mutate nel tempo a livello partitico, restavano intatte nella fiducia riposta in coloro che per anni le hanno incarnate alla guida delle sezioni, oggi Circoli del Partito democratico. La tessera del Partito era la prima cosa che mi chiedeva all’inizio di ogni nuovo anno: era come la bandiera che i combattenti si tramandavano da uno all’altro. Lo ricorderò sempre per la sua storia e per i valori che portava nel cuore, lui come gli altri partigiani (fra gli altri, Ivo Grassi, Leopoldo Biagi e Benito Tozzi) che erano iscritti al Circolo di Castellina Scalo e che mi hanno insegnato, con le loro testimonianze, come il sistema democratico in cui viviamo debba essere sempre fermamente difeso contro tutti i tentativi di scardinamento (e ve ne sono stati tanti negli ultimi anni), perché non è qualcosa di scontato ma è una conquista ottenuta da persone che hanno dolorosamente sacrificato la propria vita in un contesto storico politico che non deve ripetersi mai più.
A Nello e a tutti i combattenti va, quindi, il mio sentito ricordo e ringraziamento per quanto hanno fatto e rappresentato per la storia della nostra patria e del nostro territorio.
Raffaele Abate
Segretario Circolo Pd di Castellina Scalo