La parlamentare toscana del Pd, Susanna Cenni, ha incontrato ieri, mercoledì 24 ottobre, il capo del Dap, Giovanni Tamburino

Susanna Cenni

La parlamentare toscana del Partito democratico, Susanna Cenni, ha incontrato ieri, mercoledì 24 ottobre, il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino, nominato lo scorso febbraio dal Ministro della Giustizia, Paola Severino, per presentare e discutere della casa di reclusione di Ranza, nel comune di San Gimignano, che da anni è interessata da forti problematiche legate soprattutto al sovraffollamento dei detenuti e dalla contemporanea carenza del personale di polizia penitenziaria. È la prima volta che un incontro con il principale attore dell’amministrazione penitenziaria è possibile, vista l’indisponibilità ad incontrare parlamentari della precedente dirigenza. Durante l’incontro di ieri Tamburini ha fatto riferimento anche alle novità territoriali tra cui il direttore regionale, Carmelo Cantone e il direttore del carcere di Ranza, Giuseppe Altomare. Domani, venerdì 26 ottobre, l’onorevole Susanna Cenni farà visita all’istituto penitenziario.

 

“L’attenzione sulla situazione del carcere di Ranza – ha detto Cenni al direttore, ricordando gli impegni assunti dal governo con l’approvazione di alcuni atti parlamentari – deve rimanere alta. Da troppo tempo, infatti, la casa di reclusione vede succedersi nuovi direttori ogni due o tre mesi, e la mancanza di stabilità sicuramente non aiuta a risolvere le molte problematiche presenti da anni. L’eccessivo numero di detenuti presenti nella struttura e la contemporanea carenza di personale di agenti penitenziari, infatti, hanno causato molti problemi sfociati spesso in atti di violenza o di autolesionismo. A questo si aggiungono i problemi strutturali della casa di reclusione, in primo luogo quello legato all’approvvigionamento idrico, che rischia di creare difficoltà anche sul piano igienico-sanitario. L’incontro di ieri è stato utile per stabilire un contatto importante e per riprendere a parlare, a livello nazionale della situazione. Con la nomina del nuovo direttore ci auguriamo che possa essere intrapresa una nuova e positiva strada, seguita da qualche fattiva discontinuità. Domani tornerò in visita al carcere, come ho fatto nei mesi scorsi, per continuare ad avere un contatto diretto con gli agenti e la struttura, e per constatare la situazione dei reclusi, con l’auspicio di migliorare il quadro”.