L’ex sindaco ed ex consigliere comunale del Partito democratico Bruno Valentini critica la gestione dell’amministrazione comunale anche relativamente alle opere pubbliche: “Periodicamente la giunta comunale comunica l’approvazione di progetti per nuove opere pubbliche o la richiesta di finanziamenti, che vengono tutti presentati come fossero investimenti prossimi alla realizzazione. In realtà questa amministrazione ha portato a termine poche opere pubbliche rilevanti, inaugurando quelle ereditate già in fase avanzata (come il centro congressi interno al Santa Maria della Scala) e facendo un po’ di manutenzione alle strade ed agli edifici pubblici, come le scuole. Una prova indiretta la si ha constatando l’enorme avanzo di amministrazione che si è registrato a fine anno, che non significa una gestione oculata delle risorse bensì la mancata realizzazione delle opere programmate ed il conseguente passaggio delle stesse all’anno successivo. Eppure il Comune gode di una potenzialità di spesa ben superiore a quella del mandato precedente, caratterizzato dalla crisi finanziaria dovuta alla cessazione dei contributi della Fondazione Mps e dal peso del debito, che praticamente per tre anni, fino a metà 2016, bloccò la capacità di spesa in conto capitale. Guardando il piano triennale delle opere pubbliche si può verificare quante opere siano state inutilmente previste per il 2019, poi traslate al 2020 ed infine ripetute per il 2021, in fortissimo ritardo di progettazione”.
Ancora Valentini: “Alcuni esempi: la sistemazione del tetto della residenza universitaria di via Mattioli, il centro anziani a San Marco, la sistemazione antisismica al Santa Marta, gli infissi di palazzo pubblico, la rotatoria di viale Europa, la viabilità alla stazione, la scuola di San Miniato, la riparazione della strada di Scacciapensieri, le fognature a Malamerenda, il check point per bus turistici in via Massetana, la prima parte del Museo del Palio, la manutenzione straordinaria di piazza della Costituzione, la sostituzione della pista di atletica leggera e l’adeguamento degli spogliatoi al campo scuola, il campo di calcio a Torre Fiorentina, il parcheggio scambiatore alla Coroncina, la bonifica a Cerchiaia. Ai quali aggiungerei anche la sistemazione del parcheggio del campino di San Prospero e la realizzazione di nuovi bagni pubblici, affidati a Siena Parcheggi ma poi revocati da questa giunta. Senza considerare, poi, il danno del fermo lavori al Santa Maria della Scala provocato dalla denuncia della Sovrintendenza”.
Conclude l’ex sindaco: “In generale il Comune di Siena si sta distinguendo per incapacità di intercettare finanziamenti esterni e ciò è particolarmente grave in attesa del riversamento delle risorse europee del Recovery Plan sui territori. Del resto è chiaro che l’amministrazione preferisce spendere in nuovo personale e incarichi/consulenze esterne, invece che in investimenti. Troppo complicato e, come dire, più ‘relazionale’. Con le cento assunzioni previste, buona parte del risparmio dovuto al rimborso anticipato del debito che avevamo conseguito nello scorso mandato verrà impiegato per finalità interne invece che per migliorare le infrastrutture della città, ridurre il carico fiscale o incentivare l’economia locale”.