Suppletive a Siena, Salvini: “Rimanderemo Letta a Parigi”

“Se puoi sognarlo puoi farlo”. Matteo Salvini, senatore e leader della Lega, cita Walt Disney quando parla della campagna elettorale per le elezioni suppletive del seggio senese che si terranno ad autunno

Enrico Letta, avversario del suo candidato Tommaso Marrocchesi Marzi, è un big della politica italiana ma per il numero uno del Carroccio non è una sfida tra Davide contro Golia. “Ha detto Letta che se perde si dimetterà da segretario nazionale del Pd? Noi faremo di tutto perché ciò avvenga -prosegue – .Enrico Letta io lo rimanderei a Parigi, ci ritorni” ed ancora “Il 10 ottobre la scelta sarà tra uno che viene da Roma o da Pisa e uno che viene da Siena e che conosce i problemi della sua gente. Sarà una scelta di identità e di orgoglio. Noi i paracadutati dei partiti li lasciamo ad altri”.

Ha aggiunto Salvini: “Stiamo lavorando giorno e notte al fianco di Figliuolo, di Draghi, di medici ed infermieri, di sindaci e governatori per garantire la sicurezza del vaccino e quindi la vita a milioni di italiani e a quegli over 60 che ancora non hanno effettuato la somministrazione. Senza parlare di tutti quei ragazzi che hanno diritto a vivere un’estate sicura e serena. Ogni dichiarazione che mette paura crea un danno per l’Italia, per gli albergatori e per gli operatori del turismo. Le terapie intensive oggi sono libere per 98 letti su 100. Sopra i 60 anni è comunque fondamentale vaccinarsi per salvarsi la vita”.

Su Tls e sulle scienze della vita: “Dobbiamo mettere i soldi. Al di là delle chiacchiere questo è un distretto che tra Siena e provincia dà lavoro a 6 mila persone in maniera diretta e ad altre migliaia in maniera indiretta. So che al ministero dello sviluppo economico stanno lavorando per mettere a disposizione soldi per queste aziende, è fondamentale investire in ricerca, in sviluppo e in salute perché quello che viene prodotto a Siena poi salva la vita in giro per il mondo”.

Capitolo Mps. “La Lega non dirà mai sì a qualunque ipotesi di svendita accelerata. Non è pensabile mettere a rischio entro il 31 dicembre migliaia di posti di lavoro e centinaia di sportelli della banca più antica e prestigiosa del mondo-dice Salvini- . Se c’è bisogno che lo Stato faccia lo Stato la Lega c’è, se c’è bisogno di qualche mese o di qualche anno in più per riportare in equilibrio una banca che tra l’altro ora potrebbe stare sulle sue gambe la Lega c’è. Faremo di tutto per evitare che salti anche un solo posto di lavoro”.

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