Ieri bambini, genitori e insegnanti della scuola primaria Achille Sclavo hanno scritto al sindaco Valentini e all’amministrazione comunale una lettera per denunciare il ritrovamento di due siringhe nelle fontane laterali di Fortezza. Oggi ragioniamo con l’assessore Paolo Mazzini sul decoro urbano della città e di questo episodio.
Assessore come si risponde all’appello dei bambini? Non c’è stato un po’ d’imbarazzo dell’amministrazione nel ricevere una lettera del genere?
«E’ un episodio che ci turba e che ci allarma, non solo perché è una cosa brutta a vedersi e potenzialmente pericolosa in un luogo frequentato come la Fortezza. E’ anche il segnale che in città ci sono delle persone con dei problemi e che stanno affrontando la tossicodipendenza. Come amministratori pubblici la preoccupazione è quindi duplice».
Episodio singolo?
«In Fortezza è stato un caso isolato. Da quando sono assessore possiamo parlare, in tutta la città, di un altro paio di episodi».
La chiusura della Fortezza è la soluzione o sarebbe meglio farci più attività per viverla?
«Siamo impegnati da tempo per renderla più frequentata. Sta arrivando in fondo la gara del Comune per dotarla di una struttura che possa ospitare una certa serie di eventi culturali, musicali, eccetera eccetera. Questo viene fatto affinché la Fortezza venga vissuta per più tempo durante la giornata, oltre le belle passeggiate o lo sport all’aria aperta. Quindi questa sarebbe una prima risposta, perché dove c’è movimento è più difficile che si verifichino situazioni di potenziale degrado. Stiamo però valutando la chiusura notturna di alcune aree della città. Un esempio potrebbe essere la zona verde accanto a Santo Spirito. Anche nell’ambito del progetto sul Parco delle Mura stiamo pensando a limitare la percorrenza di alcuni tratti a certi momenti della giornata».
Anche la raccolta della spazzatura rientra nell’ambito del decoro urbano. Alcuni cittadini lamentano la permanenza dei sacchetti per le strade anche in orario avanzato…
«Non è pensabile che la raccolta della spazzatura, come il taglio dell’erba, avvenga contemporaneamente in tutta la città. Quindi viene iniziata la mattina presto per proseguire nel corso della mattinata. Stiamo lavorando su due fronti. Uno è quello di ampliare l’impegno degli ispettori ambientali per correggere gli errori e reprimere i comportamenti scorretti. Dopo una campagna di sensibilizzazione abbiamo deciso di passare ora alle sanzioni. L’altro fronte è lo studio di una soluzione radicale al problema. Al momento però non posso dire di che cosa si tratti».
Sarebbe possibile istituire dei turni notturni per la raccolta?
«Il problema è che si scontrerebbero con alcune esigenze dei cittadini. Vale la stessa cosa per i lavori pubblici. E’ chiaro che ci troviamo davanti a una gestione complessa della raccolta dei rifiuti e della pulizia della città. Alcuni miglioramenti ci sono stati, per esempio con il passaggio allo spazzamento manuale, limitando i passaggi dei mezzi meccanici a una-due volte a settimana. La presenza umana permette di interagire con i cittadini e gli esercenti per segnalare situazioni critiche. Sugli orari di conferimento e di raccolta della spazzatura ho lanciato alcune proposte di modifica ma non ho avuto molte risposte. Noi abbiamo un servizio standardizzato da decenni, probabilmente non è più congruente con il come viviamo la città oggi».
Emilio Mariotti