“Durante la campagna elettorale, e nei primi giorni di lavoro della nuova Giunta, il Sindaco ha più volte auspicato l’autonomia dalla politica di Banca e Fondazione. Una linea di pensiero che è già stata abbandonata”. Eugenio Neri commenta così le ultime notizie riguardo all’imminente avvicendamento ai vertici di Palazzo Sansedoni.
“Valentini ha pubblicamente ammesso di aver contattato Romano Prodi per proporgli il ruolo di prossimo presidente della Fondazione MPS – spiega il leader dell’opposizione – Una linea di condotta in totale contraddizione rispetto all’auspicio, più volte ribadito, di un sempre maggiore affrancamento dalla politica di Banca e Fondazione. Affrancamento che si sgretola adesso con la ricerca del nuovo presidente di Palazzo Sansedoni condotta direttamente dal primo cittadino”. Il commento di Neri si chiude poi con una proposta. “L’operato dei passati amministratori della Banca è già da tempo al vaglio della Magistratura. Adesso, come ho ricordato più volte, occorre appurare se vi siano responsabilità anche nei vertici della Fondazione. Palazzo Sansedoni costituiva lo storico, stretto e prezioso legame del patrimonio di Siena con il tessuto sociale che l’ha prodotto ed accumulato nei secoli. Una verifica sull’operato degli amministratori è imprescindibile, per chiarire se vi siano stati errori o colpe anche nell’operato della Fondazione. Colpe ed errori che, se venissero alla luce, non potrebbero giustificare la permanenza nella vita pubblica senese dei soggetti a cui sono ascrivibili. Anche su questo versante, le contraddizioni del Sindaco si rivelano in tutta la loro evidenza. Sostenitore della discontinuità, ha inserito nella sua giunta un ex amministratore della Fondazione. Una scelta che induce a chiedersi se si tratti di un giudizio positivo sull’operato dei vertici di Palazzo Sansedoni. Un punto che Valentini dovrà approfondire, per chiarire i criteri con cui sceglierà i 4 rappresentanti del Comune nella prossima Deputazione Generale”.