“La tassa di soggiorno è un tesoretto della città che va reinvestito per lo sviluppo”. A prendere posizione è Eugenio Neri, candidato a sindaco di Siena appoggiato da liste e movimenti civici, che interviene sull’imposta comunale che grava sulle strutture ricettive della nostra città, dopo un confronto avvenuto con gli operatori del settore.
“Una tassa che va a incidere sulle attività economiche è di per sé odiosa e lo diventa ancora di più se chi la paga non riesce a vedere a cosa serve. Insieme agli operatori, appena entrato in Comune – prosegue il candidato sindaco – farò chiarezza su quanto è entrato nelle casse dell’amministrazione e se, e come, queste risorse sono state reinvestite sul turismo. Perché un punto deve essere chiaro: fino all’ultimo centesimo di quello che il Comune introita grazie alla tassa di soggiorno va reinvestito sull’attratività della città”. La tassa di soggiorno dunque “dovrà servire per migliorare le infrastrutture e i servizi per il turista, organizzare eventi che accrescano ulteriormente l’appeal di Siena e sfruttare al meglio le occasioni di promozione della città all’estero. E’ evidente che più saremo bravi a portare e trattenere i turisti a Siena e più risorse avremo a disposizione”, aggiunge Eugenio Neri. La posizione del candidato a sindaco sull’imposta di soggiorno è infatti chiara: “Questa tassa, un provvedimento imposto dall’amministrazione Ceccuzzi per tappare i buchi delle inefficienze nel governo della città, è senz’altro criticabile perché va a penalizzare il turismo, una risorsa vitale di Siena”.