In questo senso è esemplare l’analisi fatta del primo cittadino che ha sottolineato la necessità di rimettere insieme le due posizioni. Da una parte, quella della ‘legittimità amministrativa’, che appartiene alla Giunta che ha presentato un bilancio consuntivo del tutto legittimo e, come tale, corredato dai pareri favorevoli sia del dirigente della ragioneria, che dei sindaci revisori. Dall’altra quella che, con grande generosità, il sindaco ha definito di ‘legittimità politica’ di coloro che, frantumando Pd e maggioranza, hanno presentato un ordine del giorno che chiede di modificare il consuntivo. Ora per il bene della città è necessario, in altre parole, lasciare fuori dalle Istituzioni lo scontro politico.
Il Pd ha già preso posizioni nette con una dura condanna politica nei confronti di coloro che hanno tradito il mandato elettorale. Anche dai cittadini che abbiamo incontrato in questi giorni, che sono intervenuti portando il loro contributo di idee, le loro preoccupazioni e le loro speranze ci è arrivato un segnale chiaro: si ricomponga sul piano istituzionale la frattura che si è creata e poi si chiarisca a livello politico quanto è avvenuto. Un messaggio preciso basato su una convinzione di partenza altrettanto precisa, emersa dalle assemblee, che la giunta ha ragione ed il bilancio è pienamente legittimo, mentre sono i cosiddetti dissidenti ad essere nel torto e ad aver aperto la crisi per una questione di nomine all’interno del cda della Banca. Non si può giocare ‘al massacro’, ci dicono i democratici senesi, sulla pelle della città, strumentalizzando il voto su uno degli atti più significativi della vita amministrativa del Comune. Il fatto che questa strumentalizzazione nasca poi dalle nomine legate al cda della Banca, rende ancora più disorientati e arrabbiati i cittadini senesi, che hanno il diritto di vedere una netta separazione tra le vicende politiche e quelle istituzionali. Nelle assemblee svolte fino ad oggi nei circoli del Pd abbiamo avuto modo di confrontarci e sentire la preoccupazione delle persone. Una preoccupazione reale, viva, che chiede alla classe dirigente ed alla politica uno sforzo ed un atto di maturità e di coesione per il bene della città. Dalle riunioni, al contempo, abbiamo avuto modo di sentire l’energia, la voglia di partecipare, le idee di tanti cittadini che ancora credono che Siena possa esprimere un alto livello di qualità della vita e di democraticità. Questa è la nostra forza sulla quale possiamo contare per guardare al futuro con fiducia”.
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