Combattere l’antipolitica con la buona politica. E’ stato questo il filo conduttore dell’iniziativa organizzata dal circolo del Partito democratico di Sant’Agostino, svoltasi ieri, venerdì 7 febbraio a Siena. Ospiti dell’iniziativa, introdotta dal segretario di circolo, Giuseppe Bonura, il deputato senese Luigi Dallai; Alessandro Masi, sindaco di Sovicille e membro dell’esecutivo comunale del Pd di Siena e Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese.
“La forza dell’antipolitica di questa fase – ha detto Dallai – è frutto della stratificazione di problemi che il Paese ha accumulato per anni. Problemi che oggi creano una situazione di forte pressione nei confronti dei politici, di chi amministra e, in generale, di chi ha un ruolo nelle istituzioni pubbliche. Per uscire da una situazione ‘esplosiva’ bisogna prestare attenzione agli strati sociali che si trovano i maggiore difficoltà e agire con interventi concreti, pur nelle difficoltà di carattere finanziario e politico in cui ci troviamo. Penso ad azioni mirate per rendere più semplice il mercato del lavoro, per migliorare la giustizia. A livello locale possiamo cercare di agire a livello di misure microeconomiche che possano sfruttare livelli di burocrazia meno complessa per le imprese. Un partito di centrosinistra come il nostro, in generale, deve farsi promotore verso il governo di atti legislativi percepiti come utili per i cittadini. Io credo che formazione, istruzione e lavoro siano tre priorità intorno alla quali costruire un percorso di rilancio dell’azione di questo governo e del futuro del Paese”.
“In un momento di crisi economica e sociale – ha sottolineato Masi -, l’antipolitica è la risposta alla sfiducia sociale, all’incapacità della politica di rispondere a certe domande urgenti. La sfida è rimanere noi stessi, testimoniando un valore di impegno che ci differenzia da chi cavalca l’antipolitica. Dobbiamo sforzarci di produrre qualità, il che impone di riacquisire la fiducia tra i cittadini. La politica dei valori deve affrontare anche i modelli di consumi di una comunità, deve saper diminuire il peso della burocrazia, aprire una stagione di riforme vere. Il tutto con l’obiettivo di mandare avanti gli ultimi, facendo così crescere la società nel suo insieme”.
“Disinformazione, violenza verbale e mistificazione sono gli ingredienti di un approccio culturale, quello del ‘grillismo’, a mio parere molto pericoloso. E’ una forza carsica che non si è spenta ma che può riemergere a ondate e in momenti diversi. Dobbiamo attrezzarci ad affrontarla, senza inseguirla, ma mettendo in campo risposte concrete. Penso al tema dei costi della politica, che dobbiamo e possiamo abbattere; alla grande battaglia sul mondo della formazione e della scuola e penso alla rimodulazione del patto di stabilità per mettere subito in moto liquidità verso il mondo produttivo”.