Una conferenza stampa convocata d’urgenza, ieri pomeriggio, a pochi minuti dall’inizio dei dibattiti congressuali dei circoli cittadini. Il mare del Pd continua a gonfiare in tempesta e stavolta la voce arriva alta dalla parte monaciana. I candidati dell’assiociazione Confronti, Alessandro Pinciani per la segreteria comunale del Partito Democratico e Raffaella Senesi per il Coordinamento territoriale, denunciano “una quasi assoluta carenza del rispetto delle regole minime che dovrebbero sovrintendere ad una corretta organizzazione di un congresso”.
Regolamento alla mano, i due candidati mettono in evidenza la fretta con cui si è voluto dare inizio alle assemblee congressuali, peccando nell’organizzazione. Questo, a detta di Pinciani e Senesi, “ha portato alla violazione di un buon numero di norme fondamentali”.
Stando al regolamento dello svolgimento dei congressi del Partito Democratico, la commissione territoriale ha il compito di sovrintendere all’organizzazione e allo svolgimento delle assemblee e di certificare le anagrafi degli iscritti, prima dell’inizio dei congressi. Gli iscritti sono stati verificati il 13 ottobre, a congressi già iniziati. Inoltre, a domenica 15 ottobre, non esisteva ancora un calendario delle assemblee e (alcuni) candidati provinciali non erano in possesso della lista dei circoli.
Per quanto riguarda la convocazione delle assemblee, il regolamento dice che questa deve essere comunicata almeno 5 giorni prima: “Molte persone, anche nei circoli senesi, non sanno che stasera (ieri, ndr) iniziano le assemblee – ha spiegato Raffaella Senesi, candidata dal Coordinamento territoriale – . Abbiamo chiesto che fossero convocate dall’organo provinciale, così che potesse fungere da garanzia, ma così non è stato. C’è anche da dire che esistono candidati di serie A e candidati di serie B. Alcuni hanno la lista degli iscritti, altri no… Dovrebbe esserci pari dignità”. Viene sottolineato, inoltre, che l’attuale segretaria provinciale Silvana Micheli, è anche presidentessa della commissione per il congresso.
“Una classe dirigente che non è in grado di fermarsi di fronte a regole non osservate, non ha il diritto di portare avanti il partito. Ne vogliamo denunciare l’incapacità ed abbiamo inviato una missiva a Matteo Renzi, al Segretario Regionale Dario Parrini e ad Agostino Fragai – racconta Alessandro Pinciani -. Ad oggi, non abbiamo ricevuto risposta. Ci interessa sapere se questo partito è in grado di garantire lo svolgimento del congresso. Potremmo definire questa come ‘una straordinaria giornata di anarchia’”.
I due candidati, pur non avendo, per scelta, presenziato a nessuna assemblea provinciale, restano fermi sulle loro candidature e prendono parte alle assemblee cittatine iniziate ieri sera.
Nel mentre, a circa un’ora dall’inizio dei dibattiti congressuali, è arrivata via mail la modulistica per le votazioni.
Tutto queste mentre la commissione di garanzia del Pd Toscana ha respinto il ricorso di Michele Cortonicchi. L’oggetto del ricorso titolava “Impugnazione della decisione assunta in data 10 ottobre dalla Commissione territoriale per il Congresso di Siena che ha disposto l’esclusione del candidato Michele Cortonicchi a candidato al ruolo di segretario territoriale”. La commissione regionale di garanzia si è riunita lunedì e successivamente aggiornata al giorno seguente per prendere una decisione, per poi annullare la convocazione dopo che il ricorrente si era appellato alla Commissione nazionale di Garanzia. Ma proprio l’organismo nazionale ha invitato quello regionale a deliberare in quanto pienamente legittimato a procedere. La commissione, riconvocata per oggi, basandosi sulle considerazioni della commissione per il congresso territoriale di Siena e dopo aver ascoltato i soggetti interessati, ha pertanto preso la decisione di non accogliere il ricorso.
Arianna Falchi