Alla luce dell’importante risultato delle elezioni comunali di Siena, credo che il Pdl debba aprire un confronto, non solo interno, che porti ad una valutazione, in ambito territoriale, dei progetti politici futuri.
In questa fase molte persone di centrodestra non iscritte al Pdl si sono avvicinate ed hanno raccolto l’invito all’impegno. In tale logica di apertura, di confronto e di rafforzamento, ho ritenuto giusto favorire anche una rivisitazione interna dei ruoli iniziando da quello da me ricoperto di coordinatore provinciale. Ringrazio tutti gli amici, iniziando dai vice coordinatori, che in questo periodo hanno compartecipato per il conseguimento di importanti risultati politici, quali ad esempio l’elezione nel complesso della provincia di circa 110 consiglieri comunali e il raggiungimento della massima percentuale avuta da un partito di opposizione alle politiche 2008, provinciali 2009 e regionali 2010; obiettivi resi possibili grazie all’impegno volontario di tanti militanti certamente non avvantaggiati dalla scelta partitica fatta.
E’, inoltre, storico il risultato del 48% raggiunto a Siena dal candidato Eugenio Neri, sostenuto anche dalla lista Moderati di Centrodestra, espressione del Pdl: sul nome di Neri, per la prima volta negli ultimi vent’anni, si è compattata alle comunali la maggior parte dell’elettorato di centrodestra.
La linea politica, ferma ma riflessiva, moderata, di apertura e di progetto alla luce del sole che ha sempre mirato all’interesse collettivo ed alla salvaguardia delle maggiori istituzioni senesi – ritenute un prezioso bene primario per la comunità – attuata attraverso una trasparente opposizione costruttiva, a volte è stata strumentalizzata, ma si è dimostrata vincente.
In epoca non sospetta ho dichiarato pubblicamente che per risollevare Siena dal baratro economico in cui era stata portata da decenni di amministrazione di sinistra, a mio avviso, sarebbe stato necessario un governo sul tipo di quelli di “salute pubblica”; credo fermamente che per far uscire l’Italia dalla crisi la sola possibilità sia un Governo forte come l’attuale Letta-Alfano; credo altresì che il centrodestra debba guardare oltre i propri confini e che il laboratorio politico eterogeneo di Siena che ha visto crescere la candidatura di Eugenio Neri, sia stato e sia un progetto positivo da esportare.
E’ mia intenzione continuare ad impegnarmi nel Pdl, non solo per il ruolo elettivo ricoperto, cercando di dare sostegno a chi subentrerà nella guida del partito.
E’ scontata la massima collaborazione con il commissario che credo verrà nominato essendo io stato eletto da un congresso, così come con tutti gli amici di partito con i quali ho condiviso le valutazioni ed il percorso politico.
Ringrazio gli On. Massimo Parisi, Riccardo Migliori e Franco Mugnai (referenti regionali) che nel mandato hanno dato fiducia alle scelte di indirizzo politico attuate territorialmente.
Infine ringrazio quanti hanno votato Pdl e i moltissimi senesi, della città e della provincia, conosciuti grazie al ruolo di coordinatore provinciale e con i quali ho stretto rapporti di amicizia.
Nonostante le sollecitazioni di molti amici a continuare a svolgere l’incarico di coordinatore provinciale, ritengo di assumere questa decisione che deriva esclusivamente da una scelta personale maturata perché, come ho detto all’inizio, valuto giusto che ci sia un ricambio e che nessuno mantenga localmente, per troppo tempo, ruoli di vertice.
Per quanto mi riguarda, credo di aver correttamente e lealmente dato il massimo e preferisco accelerare il rinnovamento facendo un passo indietro, convinto che vada fatto per scelta nel momento in cui si è vincenti.
Claudio Marignani