È stata depositata questa mattina, da parte del gruppo del Pd, una mozione per chiedere al Comune di Siena un forte impegno nei confronti della Regione Toscana a favore della tutela sociale della maternità e per verificare e rimuovere tutti gli ostacoli che si frappongono, almeno nel territorio regionale, alla piena attuazione della legge sulla interruzione volontaria di gravidanza. Prima firmataria dell’atto Stefania Bufalini, consigliere Pd e presidente della Commissione delle Elette del Comune di Siena.
L’ultimo rapporto del Ministero della Salute, che risale al Settembre 2013, ha messo in luce numerose criticità tra cui le difficoltà nell’accesso ai percorsi di interruzione volontaria di gravidanza dovute ad una distribuzione inadeguata del personale tra le strutture sanitarie all’interno di ciascuna regione. Se l’esercizio del diritto all’obiezione di coscienza ha riguardato elevate percentuali di ginecologi fin dall’inizio dell’applicazione della Legge 194, con un aumento percentuale del 17.3% in trenta anni, a fronte di un dimezzamento delle IVG nello stesso periodo.
“Riteniamo che il Consiglio Comunale debba dare indirizzi chiari su un tema importante e significativo come quello della piena applicazione della legge 194/78, in un momento in cui la legge viene subisce continui attacchi tanto in Italia che in Europa per colpire la libertà e l’autodeterminazione delle donne. Non si debbono sottovalutare in questo contesto le conseguenze che potrebbe avere in tutta Europa l’approvazione del disegno di legge presentato, in Spagna, dal Ministro Gallardon nel colpire i diritti alla salute sessuale e riproduttiva sui quali ogni donna deve avere il controllo. Altro accadimento significativo e non positivo è stata la bocciatura da parte del parlamento Europeo della risoluzione Estrela che rafforzava limitazioni all’esercizio di obiezione di coscienza”.
“La legge 194/78, a trentacinque anni dalla sua promulgazione, sta dimostrando la sua validità e attualità, nella valorizzazione della genitorialità consapevole e nella sensibile diminuzione del ricorso alla Interruzione Volontaria della Gravidanza – conclude Stefania Bufalini -. Si tratta di obiettivi che furono alla base della genesi della legge stessa; le donne italiane, e le toscane in linea con il trend nazionale, ricorrono meno all’IVG, salvo il fenomeno delle straniere, che spesso utilizzano ancora l’aborto come strumento di controllo delle nascite. A questo proposito sarà indispensabile intensificare l’azione di informazione e sensibilizzazione”
“La storia della 194 – afferma Carolina Persi, capogruppo Pd – è indissolubilmente intrecciata con tanti percorsi di donne che hanno lottato per conquistare il diritto alla salute ed all’autodeterminazione. Battaglie che hanno visto protagonista anche la nostra città e dalle quali dipende oggi il livello di libertà, di salute e di civiltà di ogni comunità. Chi come me appartiene ad una generazione successiva di donne sente il dovere di dare continuità ad un impegno che viene da lontano e che deve proiettarsi nel futuro. Per questi motivi vogliamo che il Comune di Siena sia vigile ed attivo sulla piena applicazione della legge 194 e che lo sia soprattutto la Regione Toscana che ha le competenze sulle risorse, sulle strutture e può intervenire affinché il ricorso all’obiezione di coscienza non pregiudichi i percorsi di accesso alla IGV mettendo in pericolo la salute delle donne. Ci auguriamo che tutto il Consiglio Comunale possa trovare una forte unità d’intenti in merito su un tema tanto importante e fondamentale per le donne e per tutta la società”.