Devo ammettere che sulla mia decisione ha pesato più l’aspetto locale che nazionale, la richiesta forte di “rottamazione” di Renzi, inevitabilmente si scontra con una realtà provinciale dove autonomamente e senza nessuna forzatura, è stato messo in pratica un rinnovamento e un ricambio radicale dei propri gruppi dirigenti a tutti i livelli. Il segretario provinciale Niccolò Guicciardini ha solo 28 anni, e non è bravo solo perché è giovane, ma è bravo perché unisce all’umiltà, dote oggi sempre più rara, una grande capacità di elaborazione politica, e gran parte della sua segreteria ha un’età media che non supera i 35/40 anni.
Personalmente non ritengo il dato anagrafico l’unico aspetto negativo e il male assoluto. Credo, invece, che nuove energie possano convivere in sinergia con consolidate esperienze: in politica contano le idee, le competenze, l’impegno, la passione e la voglia di cambiare il paese se non ci piace. Rottamiamo le idee sbagliate, le ipocrisie, gli abusi e i privilegi, non rottamiamo le persone.
Noi per primi abbiamo parlato di rinnovamento, abbiamo posto con forza la questione dei diritti civili. Oggi grazie anche all’attuale segretario nazionale, quei temi a noi così cari sono diventati punti fondamentali del programma del Pd. Mi piace ricordare che, durante il Congresso del 2009, alla fine di ogni incontro con gli iscritti, ribadivo sempre il mio intento di sostenere con convinzione il candidato Ignazio Marino, ma che avrei assolutamente e con altrettanta convinzione appoggiato e riconosciuto il segretario che sarebbe stato eletto. Ho mantenuto fede alle mie promesse e da allora ho lavorato alacremente per portare avanti le idee e il progetto del Partito guidato da Bersani.
Pier Luigi Bersani ha dimostrato umiltà e grande capacità di ascolto, la sua ostinazione nel voler parlare di lavoro, solidarietà, Europa, civismo e diritti civili, mi rassicura e mi fa ben sperare per il futuro di un Paese che sta attraversando una fase storica dove il declino economico e sociale sembra irreversibile. Ho sempre visto in Bersani un uomo di Governo con una visione europeista avanzata e convinta, e un amministratore capace. Per questo e per tanti altri motivi ho aderito al Comitato “L’Italia dei diritti per Bersani”; per questo e per tanti altri motivi appoggerò Pier Luigi Bersani.
Con gli amici che hanno fatto una scelta diversa dalla mia, ma che rispetto profondamente, anche se momentaneamente il percorso prenderà strade diverse, alla fine ci incontreremo di nuovo in una “piazza democratica” in cui le energie dovranno unirsi per far sostenere il candidato premier di centrosinistra alle prossime elezioni.
Abbiamo l’obbligo morale di dare una speranza ai nostri figli, dobbiamo aprirci alla società, ascoltare i giovani, dare più spazio alle donne, senza chiuderci nella difesa di vecchi privilegi e rigettando i vecchi metodi della politica. La trasparenza dovrà essere alla base del confronto politico, il reciproco rispetto sarà un ingrediente fondamentale. Parliamo di idee, progetti, visione del futuro, lavoro, diritti, cultura; confrontiamoci quotidianamente con la comunità e non scendiamo mai nella misera delegittimazione o denigrazione degli altri “competitor”. Questa pratica fa male alla politica e fa male all’Italia.
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