Io le chiamo “primarie-tranello”. Altri amici preferiscono “gabbia”, “caccia al tesoro” o “corsa ad ostacoli”, ma il concetto è quello: il regolamento delle primarie del centrosinistra per il sindaco di Siena non invita alla partecipazione. Anzi, scoraggia chi si vorrebbe magari “iscrivere”, ma poi pensa che il percorso sia veramente troppo pieno di difficoltà e tranelli.
E così le primarie del centrosinistra per il Sindaco di Siena rischiano di non raggiungere il loro obiettivo principale. Che – a nostro parere – non è la scelta del candidato, ma riuscire a tenere dentro alla coalizione di centrosinistra una fascia ampia di elettori delusi, arrabbiati, scoraggiati. Elettori che rischiano di scivolare, nell’ordine: verso l’astensione, il voto a Sinistra per Siena o quello al Movimento 5 Stelle.
Per non perdere questi elettori, sarebbe invece necessario che alle primarie partecipassero, oltre a quelli espressi dai tre partiti della coalizione, almeno un paio di candidati con progetti politici forti e capaci di riaccendere passione politica ed entusiasmo, innovando il programma di governo e quindi la natura stessa della coalizione di centrosinistra.
Candidati capaci di dare rappresentanza a fetta di iscritti ed elettori del PD che ha vissuto come una sconfitta lo scontro in consiglio comunale e la caduta della precedente amministrazione e che oggi hanno seria difficoltà a dare nuovamente fiducia al Partito Democratico, a meno di non avere qualcuno che sappia rappresentare in maniera credibile un programma e uno stile politico diverso.
Candidati capaci di rispondere a quanti, pur pensando che i partiti della coalizione siano, per il ruolo di governo avuto da tanti anni, i principali responsabili della grave crisi della città, non vogliono comunque passare al centrodestra.
Candidati capaci di essere una voce nuova e capace di fare seriamente una critica, ma dall’interno della coalizione.
Speriamo naturalmente che ci siano candidati con la forza politica e la capacità tecnica per superare le difficoltà imposte dal regolamento delle primarie, ma non vorremmo che le norme approvate fossero un ostacolo troppo alto da superare. Con un rischio: che questi elettori delusi, arrabbiati, scoraggiati – non trovando risposte alle loro richieste – possano abbandonare la coalizione di centrosinistra al momento delle elezioni.