Psi Riformisti: “Siena deve ripartire, subito”

Nelle ultime settimane si è scritta una delle pagine più buie della politica senese. Dopo giorni in cui siamo stati costretti a leggere commenti e dichiarazioni, persino su manifesti affissi in giro per la città, finalmente lunedì il bilancio è tornato nel luogo preposto alla sua discussione.

Ringraziamo i “dissidenti” per aver fatto emergere le ombre ed i loro stessi giochi di potere. Un voltafaccia rispetto al mandato elettorale che in questo modo è apparso più chiaro ai cittadini. Gli stessi che in questo periodo hanno dimostrato molto interesse per le vicende del Consiglio Comunale e dell’approvazione del bilancio, che hanno capito che non ci sono mai state vere motivazioni tecniche ma solo scontri personali, o quantomeno giochi e strategie, dicono le malelingue, esterne alla mera analisi dei numeri. Il tutto sulla pelle di Siena e dei senesi.

Le stesse persone che hanno affollato le riunioni del nostro partito per confrontarsi e coadiuvare il segretario e consigliere comunale Leonardo Tafani per affrontare con decisione questo momento delicato. E’ difficile spiegare ai senesi come perderemo 2,6 milioni di euro a causa dell’inosservanza dei vincoli del patto di stabilità provocato dalla irresponsabilità di poche persone che, dopo aver condiviso le scelte su un bilancio preventivo, hanno rinnegato il proprio programma e il proprio stesso operato. Sarà ancora più difficile spiegare come si è dovuto interrompere il percorso lungo la strada dell’affrancamento dalle erogazioni della Fondazione che si sarebbe completato entro la fine del mandato. Il gesto del sindaco Ceccuzzi è stato di grande dignità politica e personale. Le dimissioni prima del voto di lunedì hanno svincolato il voto sul bilancio da quello che stava diventando un voto di fiducia sulla sua persona. Si è voluto anteporre il bene di Siena a qualsiasi altro interesse ma questo non è stato apprezzato da chi cerca in tutti i modi di disinnescare un processo di rinnovamento che ormai ha iniziato il suo corso. L’arrivo del commissario, che con il suo operato non potrà incidere strutturalmente sulle dinamiche economiche del territorio, pone la cittadinanza di fronte ad un serio problema di interlocuzione con il Comune e comporterà per tutti il sacrificio di rispondere a manovre aspre e prive di una visione di insieme e pluriennale. Per questo vigileremo affinché siano effettuati tutti gli sforzi per tagliare gli sprechi e non aumentare il carico fiscale e i costi dei servizi. Non ci spaventa l’inizio di una lunga campagna elettorale ma siamo certi che questo non era ciò che Siena si meritava. Noi siamo pronti ad affrontare i diversi scenari che si prospettano, non abbiamo mai smesso di ascoltare i bisogni dei concittadini e abbiamo la nostra idea di città virtuosa. Si dovrà partire da verità e giustizia per tutte le vicende giudiziarie che stanno martoriando Siena ed i senesi, che coinvolgono prestigiosi enti ed istituzioni e che più dell’eventuale commissario pesano sulla città, dopo averla portata nelle prime pagine della cronaca giudiziaria in tutta Italia. Chi ha sbagliato dovrà pagare ed il comune e gli altri enti si dovranno costituire parte civile, contro chi avrà commesso azioni dolose. Questo è uno dei primi punti della nostra progettualità e della nostra visione del futuro. Deve essere voltata con decisione una pagina e riscritto un nuovo libro, che dovrà partire dai valori, dalla preparazione e dall’etica delle persone che saranno chiamate ad amministrare. Sappiamo come solo attraverso la rivoluzione del buon senso si possa fare il bene di Siena, proponendo un importante progetto di riforme ormai indispensabile per risollevarne le sorti, non fatto però solo di dichiarazioni d’intenti, ma una vera e propria rivoluzione che coinvolga tutto il territorio con una nuova visione del futuro. Noi socialisti, nonostante tutto, rimaniamo ottimisti. Come scrisse Kahlil Gibran: “Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte”.

Direttivo Comunale Siena Psi Riformisti