Riccardo Burresi: ‘Celebriamo la Liberazione e sogniamo un’Italia nuova’

Riccardo Burresi

“Il 25 aprile 2013 sogno un’Italia nuova.” Con questa speranza Riccardo Burresi, Presidente del Consiglio Provinciale di Siena augura a tutti i senesi una buona festa della liberazione. “Ho in mente un Paese diverso – indica Burresi – fatto di responsabilità, solidarietà e bene comune, guidato da una nuova classe dirigente come quando il 25 aprile 1945 tanti italiani sacrificarono la loro vita per costruire il mio futuro e quello dei miei figli”. “Il 25 aprile 1945 l’Italia è libera. Il 25 aprile 2013 sia il giorno dell’etica della responsabilità. Adesso è necessario cambiare: basta con l’interesse del singolo partito o della singola corrente. La vita delle persone si cambia con i fatti di interesse generale e non con le parole. Il 25 aprile 1945 è la fine dell’occupazione nazista. Il 25 aprile 2013 sia il tempo dell’etica della solidarietà. Ora è il momento di una svolta: donne e giovani sono senza lavoro, chi perde il lavoro resta disoccupato, le aziende chiudono o sono strangolate dalle tasse e dalla stretta sul credito. Lotta contro gli sprechi, riduzione della burocrazia e un piano per lo sviluppo sostenibile per ricostruire il futuro. Il 25 aprile 1945 è la fine del ventennio fascista. Il 25 aprile 2013 sia il giorno dell’etica del bene comune. E’ il tempo di percorrere strade nuove: la corruzione costa in Italia 60 miliardi di euro l’anno, quanto gli interessi sul debito pubblico. Combattere contro la corruzione per dare speranza alla famiglia: creare nuovi asili nido e scuole materne, più servizi di assistenza agli anziani, un patto per garantire la casa”. “A Siena – conclude Burresi – il mio 25 aprile è un impegno per cambiare un Paese sull’orlo del precipizio e ricostruirlo più bello e più giusto come fecero migliaia di partigiani nel 1945”.