“Questa mia scelta nasce esclusivamente dall’attaccamento alla mia città fin da quando ero bambino e dall’insegnamento che ho ricevuto dalla mia famiglia sui valori che Siena è in grado di trasmettere di generazione in generazione. Una città e che ho sempre visto come la ‘città del sole’ di Campanella e che piano piano me l’hanno fatta scomparire. Quando la tua città e la tue terra ti hanno dato così tanto, è giusto, ad un certo punto delle propria vita, provare a restituirglielo”. Riccardo Pagni, avvocato, imprenditore del turismo e goliardo, sarà candidato per il rinnovo del consiglio regionale alle prossime elezioni del 20 e 21 settembre per Fratelli d’Italia.
“Purtroppo – spiega Pagni – mi sono reso conto che negli ultimi anni a tutela dei senesi non ci sono più stati nei partiti quei senesi autentici che avrebbero potuto avere le mie stesse motivazioni. Quelli che avrebbero agito a nome della comunità e non a titolo personale. Questo patrimonio di persone si è disperso e dobbiamo recuperarlo. Il problema non è dire che Siena rinascerà o verrà fatta rinascere ma dire che Siena deve ritornare la città importante che era. E questo lo si realizza utilizzando e valorizzando le persone e il meglio che questa città e il suo territorio sono in grado di offrire”.
“Occorre rilanciare sul tema delle infrastrutture con una ferrovia che garantisca collegamenti adeguati e un aeroporto di servizio che possa ricollocare la città su un piano di appetibilità internazionale. Per incentivare il turismo di qualità occorrono risorse per tornare ad organizzare i grandi eventi durante tutta la stagione valorizzando il mondo della cultura anche per proseguire l’ottimo lavoro iniziato dalla giunta sul Santa Maria della Scala. Siena ha istituzioni di primo livello e occorre tornare a stimolare l’attrazione di nuove forme di arte: penso alla valorizzazione dell’artigianato, all’attrazione di giovani e a corsi di formazione e specializzazione. Infine, sull’azienda ospedaliera occorre restituire ai cittadini non solo i servizi ma anche le prestazioni professionali che sono necessarie, così come potenziare i reparti ospedalieri, chiamare i medici anche da fuori laddove abbiamo delle carenze e non solo le seconde linee di Careggi. Dobbiamo ricreare una scuola o tante scuole che salvaguardino la salute dei cittadini e che tornino ad essere attrattive da fuori. Le specializzazioni spariscono, i primari vanno in pensione e, drammaticamente, non vengono sostituiti. La Regione Toscana torni a mettere al centro i territori e la loro valorizzazione”.
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