Partendo dalla consapevolezza della realtà attuale che Siena sta vivendo, in cui alla crisi economica e sociale generale si aggiunge la grave vicenda del Mps, è necessario sottolineare e rafforzare il concetto che la nostra città deve e può ripartire solo attraverso un impegno fattivo dei cittadini stessi, in un sistema di sinergie tra pubblico e privato che inneschi un meccanismo efficace in cui il bene sociale (e con ciò il diritto al lavoro ed alla casa), che è l’obiettivo e l’impegno primario dei Riformisti con cui sono candidata, possa diventare al contempo motore di sviluppo e di rinascita della città. Penso per esempio all’Università di Siena i cui iscritti seppur in lieve calo constano ad oggi di oltre 10.000 studenti, di cui la gran parte fuori sede, (oltre a tutti coloro che ruotano ai Corsi predisposti dall’Università per Stranieri, dall’Accademia Chigiana e dall’Erasmus), cosa che rende questa categoria una fonte di entrata notevole che andrebbe sfruttata per rilanciare la locazione oggi in fortissima crisi, recuperare il centro urbano e i grandi contenitori dismessi e per dare così sostegno alla mobilità nella manodopera, al contempo riducendo prezzi ed affitti.
Una città come la nostra, grande per storia, cultura e tradizione e tuttavia piccola come tessuto urbano, non può sopportare l’enorme pressione della domanda abitativa e ciò unito all’atipicità della locazione studentesca, produce il surriscaldamento del mercato, dei prezzi e degli affitti, cosa che colpisce anche molte attività commerciali. Per risolvere questo ingolfamento e rimettere in moto l’economia senese fornendo così anche alloggi idonei ed adeguati servizi logistici agli studenti che portano arricchimento culturale ed economico, potrebbe essere valida idea costruire residenze universitarie specifiche nell’Area Vasta Senese e recuperare grandi contenitori dismessi (come per es. l’ex Convitto Santa Teresa, la Caserma dei Vigili del Fuoco, l’ex Salus), dotandoli di funzionalità sociali e di trasporto. I servizi nelle residenze potrebbero essere assolti da cooperative di giovani lavoratori per offrire qualità a prezzi contenuti attraverso investimenti che potrebbero essere trovati mediante sinergia tra pubblico e privato, oltre che attingendo ai contributi della Regione Toscana e dalla Comunità Europea. L’affitto degli studenti può rendere l’investimento remunerativo e peraltro liberare il Centro della Città dalla pressione studentesca su oltre 2.000 alloggi, permetterebbe di recuperare un ingente patrimonio urbanistico, volendo anche mediante il frazionamento degli alloggi in rapporto alla minore densità dei nuclei familiari e così riutilizzando le abitazioni bonificate per locazioni a residenti (si pensi che la popolazione del capoluogo si è ridotta di oltre 11.000 unità rispetto agli anni ’80 e di contro nei comuni contermini c’è stato un saldo attivo di c/a 18.000 unità).
Attivando poi, convenzioni tra Comune, aziende e consorzi artigiani edili e di installazione impiantistica, così come trovare accordi con le banche per finanziamenti a tasso agevolato, si potrebbe fornire lavoro a costi contenuti e allo stesso tempo ristrutturare e bonificare.
Queste operazioni metterebbero in moto risorse ed energie professionali e lavorative, di occupazione e di sviluppo e porterebbero ad un recupero del Centro alla residenza e conseguentemente ad una rivitalizzazione dei propri spazi e dei propri “Rioni”, così come nuove strutture studentesche ben servite darebbero alla Città un volto più attuale e moderno ed una maggiore autorità per la propria candidatura a Capitale della Cultura Europea.
Cinzia Scarpelli
Candidata nella lista Riformisti