Il direttivo del Psi Riformisti di Siena si è riunito per valutare la proposta del candidato sindaco Bruno Valentini di unire i programmi dei partiti del centro sinistra per formare una coalizione allargata, forte e trasparente, in vista delle prossime elezioni comunali.
Dopo un lungo e costruttivo dibattito i Riformisti hanno deciso all’unanimità che la candidatura di Bruno Valentini sia la migliore per ricostruire il futuro della città ed abbia le giuste caratteristiche per sintetizzare i diversi programmi e le diverse anime del centro sinistra. Il punto di partenza dovrà essere la ricostruzione delle principali istituzioni senesi vittime di una profonda crisi economica e morale, che necessitano di un concreto cambiamento nei metodi e nelle persone, per dare un futuro ai lavoratori che in esse lavorano ed una prospettiva alla città. Per questa ragione crediamo che l’unione di tutte le forze moderate e riformiste cittadine sia un passo fondamentale per guardare al futuro con speranza e con la ferma volontà di far ripartire Siena. Il quadro delle prossime elezioni si presenta molto variegato, ma con una costante importante. Tutti i candidati sindaco sono persone assolutamente rispettabili, così come le persone vicino a loro, pur con programmi, prospettive e soluzioni completamente diverse. Tutto questo è di buon auspicio, visto che sarà importante portare il proprio sincero e disinteressato contributo alla città anche dopo le elezioni, con il futuro sindaco che dovrà condividere in modo più ampio possibile le decisioni e l’opposizione che dovrà essere il primo pungolo e costruttivo stimolo per chi sarà scelto dai cittadini, lontani dalle offese e dalle grida che hanno caratterizzato gli ultimi anni. I cittadini di tutto questo ne hanno abbastanza. C’è bisogno di lavoro, diritti, legalità, servizi, pari opportunità e di speranza per le nuove generazioni, più che di accuse spesso demagogiche e sparate nel mucchio solo per fare effetto. Siena ha bisogno di coesione e il futuro sindaco, chiunque sarà, dovrà dimostrare con i fatti che è finito il tempo della gestione verticistica della città e che se ne deve aprire un’altra, più sincera e partecipata nei fatti e non solo negli intenti, dove tutti devono avere il diritto-dovere portare il contributo alla ripresa di Siena, dove tutti possano esprimere liberamente e sinceramente il proprio pensiero senza alcun timore ed in piena libertà. In parallelo dovrà essere fatta totale verità su quanto successo negli ultimi anni a Siena. I fatti che emergono ogni giorno diradano sempre più le nuvole su quanto accaduto a Mps, Università ed altre istituzioni, con le responsabilità personali che vengono alla luce in modo sempre più chiaro ed evidente. Chiediamo ed auspichiamo che arrivino al più presto rinforzi al pool dei magistrati che sta indagando sulle tristi e terribili vicende cittadine, perché la mole di lavoro è impressionante, così come la voglia di verità ed il diritto ad averla dei senesi, che si sono visti dipingere nei più terribili modi negli ultimi mesi, per colpa di poche persone che in modo doloso hanno distrutto secoli di storia.
Siena ed i senesi hanno diritto alla verità e soprattutto hanno diritto ad una speranza per il futuro. Crediamo che Bruno Valentini possa incarnare questi valori, che per noi sono prioritari, così come crediamo che le sue idee siano vicine alle nostre e che possa essere trovata la sintesi programmatica su alcuni punti per noi irrinunciabili. Ci presenteremo dunque in coalizione con Bruno Valentini sindaco, con il simbolo dei Riformisti, che nasce all’interno del Psi senese, ma che per vocazione è inclusivo e partecipativo, aperto ai contributi che in modo trasparente i cittadini vorranno portare. Il nostro simbolo sarà il più longevo della scheda elettorale, segno che in tanti anni i senesi hanno dato la loro disinteressata e libera fiducia ai Riformisti e che le azioni portate avanti in Consiglio Comunale sono state degne della fiducia che nelle urne ci era stata concessa e che ancora chiederemo. Il 26 maggio accanto al simbolo dei Riformisti ci sarà un gruppo di candidati completamente rinnovato, dove non è presente alcun professionista della politica o nessuno che non abbia un’occupazione alla quale tornare una volta finito il mandato pro tempore.