“Domenica e lunedì si voterà a Siena per la prima volta applicando una legge che promuove le pari opportunità di accesso e partecipazione alla vita politica, introducendo la doppia preferenza di genere. Un primo passo per un’equa rappresentanza e partecipazione”.
Rita Petti, candidata del PD di Siena e consigliere comunale uscente, interviene sul tema delle pari opportunità e delle politiche di genere. “Un voto alle donne in lista con il Partito democratico – dichiara Petti – avrà dunque un valore in più: le donne elette avranno infatti il dovere di stimolare l’applicazione del Piano regionale per la parità di genere 2012-2015 e di tradurre il bilancio comunale in un’ottica di genere, ossia di misurare l’impatto prodotto sulle donne e sugli uomini dalle politiche di bilancio e dalla ridistribuzione delle risorse operata con le politiche di bilancio: denaro, servizi, tempo e lavoro sociale e domestico”.
“Siamo in possesso di uno strumento adeguato – prosegue Petti – per superare gli stereotipi di genere e compiere azioni per la conciliazione vita-lavoro e le pari opportunità nella vita sociale, culturale e politica: la legge regionale sulla Cittadinanza di genere n.16 del 2 aprile 2009. Garantire a tutti pari opportunità non significa tutelare esclusivamente i diritti delle donne ma dare a tutti i cittadini pari dignità sociale e condizione di eguaglianza di fronte alla legge, senza distinzioni, così come sancisce l’art. 3 della nostra Costituzione. Per questo riteniamo che, nella recente approvazione del nuovo statuto della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, si sia perduta un’occasione per un segnale di cambiamento importante, limitandosi invece ad una generica enunciazione del principio di pari opportunità di genere negli organi statutari, che non recepisce le ben più stringenti previsioni della legge regionale sulle quote rosa”.
“Le politiche di genere – dice ancora la candidata democratica – si intrecciano con gli interventi di contrasto alle varie forme di discriminazione. Nell’aprile del 2011 la Provincia di Siena ha sottoscritto un protocollo di intesa con l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, con il quale si impegna a promuovere lo sviluppo civile, sociale e culturale educando alla cittadinanza attiva. La Giunta comunale aveva istituito nell’aprile del 2012 un Tavolo per le politiche di genere in grado di raccogliere l’eterogenea realtà femminile dei soggetti che operano nel nostro territorio. Il Tavolo ha elaborato, seguendo due linee proposte dal ‘Manifesto della Città della Cura’ presentato dall’Unione donne italiane nel convegno del dicembre 2011, due documenti: uno in materia di salute e l’altro pertinente la cura degli spazi della città (giardini e valli). Nonostante il commissariamento e quindi l’assenza di un assessorato di riferimento, il Tavolo si è mantenuto autonomamente attivo in modo informale. Nell’ottobre 2012 sono state accolte le donne della città de L’Aquila e raccolti i fondi per una Casa delle Donne. La prossima amministrazione dovrà ripartire da questa esperienza portandola a sistema come modello partecipativo, valutando l’opportunità di svilupparla creando consulte tematiche e sessioni di bilancio partecipato”.