Il Santa Maria della Scala deve “essere salvato prima di tutto dalle scelte politiche sbagliate di questo Comune all’insegna, in alcuni casi, di scarsità nelle competenze per il consiglio di amministrazione e dello stesso comitato scientifico e dalla pratica ancora vigente del trasversalismo politico come nel caso della nomina del presidente”.
Lo affermano gli esponenti del terzo polo civico in un comunicato dove si fa sapere che i membri della neonata formazione hanno liberato di scelta sulla partecipazione di lunedì prossimo davanti al museo. Il terzo polo denuncia “l’approssimazione e la confusione amministrativa evidenziata nel passaggio delle competenze a Sigerico con un atto generico del 9 febbraio 2022 fatto all’ultimo momento e nella predisposizione di un bando di selezione pubblica poi sospeso dalla medesima società”.
Per il gruppo la vicenda “è significativa di un modo di amministrare che deve essere abbandonato per ritrovare una capacità amministrativa all’altezza degli accadimenti e metodi di selezione trasparenti negli incarichi di governo capaci di riconoscere le esperienze più adatte alle singole responsabilità in gioco. Per abbattere questo stato di cose divenuto intollerabile e frutto di ricorrenti ricadute è nato l’impegno del Terzo polo civico”.
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